Trovati 4914 documenti.
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La mia vita con Dalí / Amanda Lear
Milano : Il saggiatore, 2023
La cultura ; 1666
Abstract: «Da questo momento non ci lasceremo mai, lo sa?» Con queste parole Salvador Dalí saluta Amanda Lear dopo il loro primo pranzo insieme a Parigi. Si erano conosciuti soltanto la sera prima, un giorno d'ottobre del 1965, in un ristorante di rue Princesse: lei giovane studentessa di Belle Arti che aveva da poco cominciato a posare come modella per pagarsi l'affitto e le lezioni di disegno; lui genio indiscusso del surrealismo all'apice del successo internazionale. Le prime impressioni che l'artista sortisce su Amanda Lear non sono affatto lusinghiere, lo considera presuntuoso nei suoi modi cerimoniosi e ridicolo con quei suoi baffi impomatati, ma il fascino che emana la sua figura, la sua estrema vitalità, il suo modo di osservare la realtà finiscono per conquistarla. «Lei ha proprio un bel cranio» sarà il primo, bizzarro complimento che le rivolgerà: nessuno le aveva mai detto che aveva un bel cranio. Comincia così una relazione che durerà più di quindici anni: Amanda Lear diventerà per Salvador Dalí una «musa», un «angelo», un «papavero orientale» da proteggere, amare e trasfigurare nei suoi dipinti. "La mia vita con Dalí" racconta questa storia: l'incontro tra due destini che hanno saputo sconcertare il mondo, che lo hanno reso più visionario, che hanno cambiato il modo di pensare la parola «amore».
Lorenzo Monaco / Angelo Tartuferi
Firenze ; Milano : Giunti, 2023
Michelangelo : rumore e paura / Vittorio Sgarbi ; prefazione di Rino Fisichella e Antonio Spadaro
Milano : La nave di Teseo, 2023
I fari ; 155
Abstract: Vittorio Sgarbi chiude la sua trilogia del Rinascimento, dopo Leonardo e Raffaello, con il racconto impetuoso della vita e delle opere di Michelangelo Buonarroti. La parabola di un artista predestinato – narrata da Vasari nelle Vite con l’ammirazione che già suscitava nei contemporanei – capace di realizzare tra Firenze, Bologna e Roma una sequenza di capolavori che lo affermano come un maestro assoluto, venerato, copiato, rispettato per tutti i secoli a venire, fino ai giorni nostri. Le parole di Sgarbi guidano lo sguardo alla ricerca delle fonti e delle consonanze che le opere, opportunamente interrogate, ci suggeriscono: così sentiamo nostro il dolore muto e senza tempo della Madonna della Pietà vaticana, la forza interiore del David, proviamo la stessa vertigine provata da Raffaello nella Cappella Sistina, di fronte al gesto assoluto che unisce e allontana Dio e l’Uomo. Ancora vibriamo dell’energia che la pietra trasmette ai Prigioni, al Mosè, all’estremo abbraccio tra la madre e il figlio nella Pietà Rondanini. E in questo viaggio Michelangelo non ci appare mai solo: egli studia e rivoluziona la lezione dei maestri del passato – Masaccio, Donatello, Antonello da Messina –, si confronta con gli artisti coevi – Niccolò dell’Arca, Bellini, Mantegna –, e dialoga con i pittori e scultori successivi su cui eserciterà la sua influenza, dai manieristi che ne subiranno il mito a Tiziano, Caravaggio, Picasso, Pollock, fino all’arte contemporanea. Vittorio Sgarbi insegue Michelangelo nello stupore della bellezza, indaga le ombre della sua personalità inquieta, e pagina dopo pagina la storia del più grande di tutti diventa una storia che ci riguarda, il racconto del genio che ha mostrato al mondo l’anima dell’uomo. “Michelangelo evoca fantasmi. Nelle sue opere non c’è soltanto la bellezza e la pienezza della forma, ma anche il tentativo di cogliere uno stato d’animo e uno spirito che sono dentro la scultura e la pittura. Questa è la sua grandezza, la sintesi formidabile del Rinascimento”.
Cornaredo : Il castello, 2023
Abstract: Scoprite i misteri della palette degli acquarelli e acquisite sicurezza nell'uso dei colori. Julia Collins vi aiuta a capire come funzionano i colori con un approccio fortemente visivo, attraverso l'uso di cartelle di colori accompagnato da numerosi esempi, esercizi pratici e studi di acquarelli. Manuale pratico per sperimentare e dare originalità alle vostre creazioni.
Moretto e il Rinascimento bresciano / Enrico Valseriati, Filippo Piazza, Roberta D'Adda
Milano : Giunti, 2023
Dossier d'art ; 413
Abstract: Alessandro Bonvicino. detto il Moretto(Brescia 1492/1495-1454) è, con Savoldo e Romanino, uno dei protagonisti della grande rinascita delle arti a Brescia nei primi decenni del Cinquecento. Un periodo in cui la tradizione naturalistica lombarda si confrontava con il colorismo di Tiziano e si distaccava dalla fino allora prevalente attrazione delle antichità romane presenti in città per cercare nuove strade creative. Nasce in una famiglia di artisti, si forma nella bottega paterna e guarda molto presto ai modelli della pittura veneta. Stimato e ricercato, lavora molto, in città, per soggetti religiosi e ritratti, distinguendosi per lo stile morbido e raffinato. Alla sua scuola inizia la sua attività Giovan Battista Moroni
Modigliani e gli artisti / col contributo di Gianni Marussi ... [et al.] ; [a cura di Salvo Nugnes]
Art Factory, 2023
Abstract: Un volume che ripercorre la tormentata vita di Amedeo Modigliani, uno dei principali protagonisti del panorama artistico internazionale del '900, che elaborò uno stile inconfondibile raffigurando sensuali nudi femminili e misteriosi volti di donne dai colli allungati. Si viene così a scoprire l'uomo, l'artista, la vita e le opere attraverso il racconto della sua travagliata storia trascorsa tra l'Italia e Parigi dove frequentò personalità già affermate quali Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse e molti altri. Alla fine del testo sono inserite alcune immagini di artisti contemporanei - poeti, pittori, fotografi, scultori - che hanno voluto fare un omaggio al grande maestro che ha saputo imporsi nella scena artistica internazionale.
Guardare un quadro / Mary Acton ; traduzione di Maria Virdis ; introduzione di Riccardo Falcinelli
Torino : Einaudi, 2023
Piccola biblioteca Einaudi. Mappe ; 103
Abstract: "Guardare un quadro" costituisce una guida accessibile allo studio e alla comprensione della pittura a partire dall'analisi di singole opere esemplari. L'autrice accompagna il lettore lungo un tragitto che gli permette di sviluppare le proprie capacità visuali, analitiche e storiche, invitandolo a scoprire il sistema di funzionamento di ogni immagine artistica, i suoi caratteri costitutivi e il loro rapporto armonico all'interno dell'opera. Ogni capitolo del volume è dedicato agli elementi di base a disposizione dell'artista nel momento in cui realizza l'opera (Composizione, Spazio, Forma, Tono, Colore). Al contempo viene sottolineata l'importanza del tema, il ruolo della tecnica impiegata e il particolare contesto storico d'appartenenza (destinatario, messaggio, intenzione artistica...) Il volume è illustrato da oltre 100 immagini a colori e in bianco e nero appartenenti alla tradizione europea e americana, da Piero della Francesca a Paolo Uccello, da Caravaggio a Rembrandt, da Van Gogh a Botticelli, da Picasso a Matisse, da Rothko a Kiefer. Introduzione di Riccardo Falcinelli.
Piero Adriatico / Alessandro Ballarin ; a cura di Elena Cera
Roma : Officina libraria ; Verona : Edizioni dell'Aurora, 2022
Abstract: Dietro la storia di Piero della Francesca degli anni Quaranta e Cinquanta del '400 si vede scorrere un film che è tanta parte della storia d’Italia di quel periodo, prima l’Italia dei concilî, di Basilea, di Ferrara, di Firenze, l’Italia che persegue l’unione della Chiesa romana d’Occidente e della Chiesa greca d’Oriente, sullo sfondo la convinzione di molti che quell’unione sarebbe stato l’unico modo per salvare l’eredità di Bisanzio dalla minaccia turca, e poi l’Italia della caduta di Costantinopoli, l’Italia che persegue senza riuscirvi il progetto di una crociata. Che alcuni capolavori della sua pittura di quegli anni il Battesimo di Cristo (oggi a Londra) e la Flagellazione di Cristo (Urbino), le Storie della Vera Croce (Arezzo), abbiano avuto a che fare con quei due momenti della storia dell’Italia, è ipotesi da doversi tenere bene aperta. Piero è un nativo di Borgo Sansepolcro che neppure di adozione sarà mai fiorentino, cresciuto in una città dell’Alto Tevere governata per piú di un secolo dai Malatesta di Rimini per conto dei papi e che ha molto guardato, attraverso i passi appenninici, ai porti della costa adriatica. Dopo il soggiorno a Firenze, alla fine degli anni Trenta, nella città di Masaccio, Domenico Veneziano ed Alberti, ne seguiamo l’attività a Loreto, assieme a Domenico, quindi ad Arezzo dove principia, per conto dei Bacci, il ciclo delle Storie della Vera Croce, a Ferrara, nella corte di Leonello d’Este, con l'umanista Guarino Veronese ed ancora Alberti, a Venezia, ad Ancona, dunque fino alle soglie del soggiorno a Rimini nel 1451, che chiude quella stagione e ne apre un’altra. Il ciclo aretino, che Piero inizia nel 1447 e licenzierà solo nel 1460, mette in moto una serie di riflessioni che attraversano gli anni Cinquanta. Di grande conseguenza per la storia della pittura padana la sua presenza a Ferrara nel momento in cui decolla l’impresa dello Studiolo di Belfiore, non meno quella a Venezia nel momento in cui sta per partire a Padova la decorazione della cappella Ovetari (Mantegna) e prendere forma la personalità del grande Bellini.
[S.l.] : Giunti, 2023
Atlantissimi Arte
Abstract: Ci sono artisti che non sono solo artisti, sono punti di riferimento intellettuale, creativo, ideologico, fenomeni di costume, maestri indiscussi di generazioni di seguaci e imitatori, personalità che decidono le svolte cruciali del nostro modo di pensare l’arte. Picasso è indiscutibilmente uno di loro. Una figura per la quale si può dare una definizione di “più grande artista del Novecento” senza...
Rossetti / Maria Teresa Benedetti
Milano : Giunti, 2023
Dossier d'art ; 410
Picasso : la pittura / Gloria Fossi
Milano : Giunti, 2023
Art dossier ; 411
Topipittori, 2023
Abstract: Guardando un quadro o un oggetto in un museo, ti sarà capitato di chiederti “Chi è l’autore?”, “Perché ha scelto quella tecnica?”, “Come mai la sua opera è esposta in un museo?”, “Ci sono dei significati nascosti?”. Melania Longo, storica dell’arte ed esperta in servizi educativi museali, e l’illustratore Alessandro Sanna invitano il lettore a entrare in alcuni tra i più importanti musei, a osservare le opere d’arte, a giocare con quadri e artisti e, soprattutto, a farsi sempre più domande.
Cecco del Caravaggio / Gianni Papi
Milano : Giunti, 2023
Art dossier ; 408
Torino : Einaudi, 2023
Saggi ; 1038
Abstract: «Abbiamo perduto il contatto con la natura, ed è un’assurdità, perché noi stessi ne facciamo parte, non ne siamo al di fuori. Tra un po’ di tempo questa storia sarà finita, e allora che cosa accadrà? Cos’abbiamo imparato? Le uniche cose reali nella vita sono il cibo e l’amore, in quest’ordine, proprio come per il nostro cagnetto Ruby, credo fermamente sia così, e che la fonte dell’arte sia l’amore. Io amo la vita» (David Hockney). Alla vigilia dei suoi ottant’anni, David Hockney ha cercato per la prima volta la tranquillità della campagna, un luogo in cui guardare il tramonto e il mutare delle stagioni, un luogo in cui tenere a bada la follia del mondo. E infatti, con l’arrivo del Covid e dell’obbligo di confinamento, nella Grande Cour, la secolare fattoria della Normandia dove un anno prima Hockney aveva sistemato il suo atelier, giusto in tempo per poter dipingere l’arrivo della primavera, la vita non cambiò molto. Anzi, quell’isolamento forzato divenne per Hockney un’opportunità per dedicarsi con ancor maggiore devozione alla propria arte. "Travolgente primavera" è un emozionante manifesto che afferma la capacità dell’arte di divertire e ispirare. Si basa su un gran numero di conversazioni e corrispondenze tra Hockney e il critico d’arte Martin Gayford, suo amico e collaboratore di lunga data. I loro scambi sono illustrati da numerosi disegni e dipinti inediti, realizzati dall’artista con l’iPad in Normandia, e accostati a opere di Van Gogh, Monet, Bruegel e molti altri. Animato da un entusiasmo contagioso e da un costante senso di meraviglia, da sempre controcorrente ma popolarissimo da più di sessant’anni, Hockney non si preoccupa dell’opinione dei critici o degli eventi della storia. È invece totalmente assorbito dall’ambiente circostante e dai temi che da decenni lo affascinano: la luce, il colore, lo spazio, la percezione, l’acqua, gli alberi; e ha molto da insegnarci, non solo sul nostro modo di vedere… ma anche sul nostro modo di vivere.
Le ali per volare : il taccuino immaginario di Frida Kahlo / Alex Corlazzoli
Firenze [etc.] : Giunti, 2023
Taccuini Immaginari
Abstract: Attraverso la finzione di un taccuino che immaginiamo Frida possegga fin da piccola e sul quale continui a scrivere per tutta la vita, rivivono gli episodi della sua biografia: dal Primo ritratto per papà, al Maledetto tram, dal “Voglio dipingere!” al Matrimonio tra un elefante e una colomba, dal Mi sono innamorata di Lev al Che bella Parigi… Scritto in prima persona, alternando pensieri e impressioni, schizzi, cartoline, biglietti e fotografie, questo taccuino ci fa entrare in intimità con la protagonista e ci fa appassionare al suo vissuto e alle sue opere. I brani, proprio come in un taccuino di viaggio, sono intervallati da disegni al tratto. Età di lettura: da 10 anni.
Perugino nel Rinascimento italiano / Marco Pierini, Veruska Picchiarelli
Milano : Giunti, 2023
Dossier art ; 407
Abstract: In occasione del quinto centenario della morte e della mostra a lui dedicata presso la nuova Galleria nazionale dell’Umbria, “Art e Dossier” torna a riservare un nuovo dossier a Pietro Vannucci, detto il Perugino. Il maestro umbro lavorò fianco a fianco con Botticelli e Leonardo nella bottega fiorentina del Verrocchio e fu a contatto con le opere di Piero della Francesca, Ghirlandaio, Lippi, Angelico, Gozzoli. Lavorò in Toscana, in Umbria, in Vaticano nella Cappella Sistina (una delle sue opere sarebbe poi stata cancellata per far posto al Giudizio universale di Michelangelo). Tra i suoi allievi vi fu anche Raffaello. Perugino si colloca al centro, e da protagonista, della vicenda intera del Rinascimento italiano, ed è in questo ruolo che viene affrontata la sua figura in questo dossier. La sua pittura è esemplare della ricerca di armonia, equilibrio, precisione nel disegno, luminosità del colore che rappresenta in sintesi l’ideale artistico del periodo in cui visse.
Firenze ; Milano : Giunti, 2023
Dossier art ; 405
Ceruti / Roberta D'Adda, Francesco Frangi, Alessandro Morandotti
Milano : Giunti, 2023
Dossier art ; 406
Abstract: Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto (Milano 1698-1768) sarà uno dei protagonisti del 2023 nell’ambito delle celebrazioni di Brescia-Bergamo capitali italiane della Cultura. Arriva a Brescia da Milano ventitreenne, e lavora per la nobiltà locale con ritratti e pale d’altare per più di un decennio; in seguito si trasferiràa Padova e poi definitivamente a MIlano. Soprattutto, è a Brescia che mette a punto un genere suo proprio, se vogliamo, una variante delle scene di strada che concentra l’attenzione sui poveri. Si dedica a dipinti, anche di grande formato, in cui restituisce alla figura del mendicante una dignità che lo distingue dalla legione da tutti quei pittori che vedevano in quei soggetti solo spunti grotteschi e canzonatori. Al contrario, con Ceruti – detto il Pitocchetto per questa sua “vocazione” pauperista –si assiste a un primo tentativo di pittura “sociale”. Una grande mostra, a Brescia (e dall’estate, a Los Angeles), ne ripercorre in questi mesi la carriera.
Milano : Skira, 2022
Sommacampagna (VR) : Cierre, 2022
Abstract: Una lettura di tre splendide pievi della provincia veronese, sorte su più antichi edifici preromani (San Giorgio di Valpolicella), romani (Sant’Andrea di Sommacampagna), longobardi (San Severo di Bardolino), proposta dopo un’attenta analisi degli affreschi, delle strutture e delle lapidi che vi si trovano. Le tre pievi vengono identificate dall’autore come testimonianza dei caratteri longobardi della religiosità di un popolo che, entrato nella Penisola nel 567-568, nel giro di circa un secolo l’ha sentita come patria, costruendo monasteri, fortificando città, edificando nuove pievi e dedicandole ai santi cui era più affezionato. E rivolgendosi per la loro realizzazione ad artisti bizantini fuggiti dai territori costantinopolitani, nel secolo e mezzo dell’Iconoclastia (726-843), quando era vietato dipingere immagini di santi o scolpirne corpi. L’autore racconta in un testo storico i contenuti di questi preziosi affreschi: preghiere di un popolo che in tali rappresentazioni cercava di carpire le vie della salvezza e del perdono. A corredo del testo, un ricco repertorio fotografico appositamente realizzato per questo volume.