Sistema Bibliotecario della Provincia di Verona

Abstract: Nell'oscuro periferico ghetto di Varsavia all'inizio del secolo, chiuso nei riti e nelle tradizioni ebraiche che legano le famiglie austere ai millenni della Storia, crescono due bambini uniti da un affetto sincero e reciproco: Aaron Greidinger, il figlio del rabbino, e Shosha, una creaturina fragile di corpo e di mente, che una malattia misteriosa ha sprofondato nel sonno per lungo tempo, risparmiandola alla fine ma lasciandola diversa, diversa dagli altri che crescono e si aprono alla vita. Costretto dalla sua inquietudine e dagli eventi storici a lasciare Varsavia, Aaron vi ritorna anni dopo, scrittore acerbo ma promettente, col suo corredo di donne che lo amano più di quanto non ne siano riamate. Appaiono così figure memorabili, come Dora Stolnitz che finirà travolta dalla sua stessa fede comunista con le grandi purghe staliniane; Celia, ebrea ricca e spregiudicata che darà ad Aaron la sua protezione alla fine quasi materna. E soprattutto Betty Slonim, l'attrice americana che recita in yiddish. Aaron ritrova Shosha in uno stato di perenne attesa. Shosha è la bambina di allora. La sua parola è più sciolta, ma il suo candore è immutato. Tanto Betty è intelligente, forte e affascinante, altrettanto Shosha è fragile, remissiva, indifesa. Quale oscura umana ragione inchioda dunque Aaron a questa irragionevole lealtà che gli impedisce di far soffrire la sua piccola appassionata amica?