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Erosione
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Libri Moderni

Mastrobuoni, Tonia

Erosione : come i sovranismi stanno spazzando via la democrazia in Europa / Tonia Mastrobuoni

Milano : Mondadori, 2023

Strade blu

Abstract: A Pulawy, comune polacco «lgbt-free», un ventenne si nasconde ogni giorno dalle ronde di nazisti a caccia di omosessuali. A Varsavia, i giudici non filogovernativi vengono aggrediti in strada e perseguitati da molti colleghi in tribunale. A Cracovia, un giornalista della tv pubblica si è dimesso perché stanco di fare servizi proni al regime, e ora rischia un processo-farsa. In tutta la Polonia l'aborto è illegale e chi aiuta una donna in difficoltà rischia il carcere. In Ungheria, una sedicenne può essere fermata da un poliziotto che vuole arrestarla per «propaganda gender» perché ha un arcobaleno sullo zainetto. Sono solo alcune delle storie che Tonia Mastrobuoni, corrispondente de «la Repubblica», ha raccolto nei suoi numerosi viaggi in Ungheria e Polonia, e ora racconta in questo libro. A testimonianza di come, a Varsavia e a Budapest, la democrazia abbia subito un'erosione programmatica, avvenuta senza colpi di Stato, assalti ai palazzi o repressioni sanguinose, ma svuotando le fondamenta di queste repubbliche dei diritti essenziali, fino a renderli dei simulacri. Dalla messa al bando del diritto all'aborto alla discriminazione sistematica di donne, gay e lgbt+, alla normalizzazione dei mezzi di informazione, fino alla subordinazione del potere giudiziario a quello esecutivo. I governi hanno ora l'assoluto controllo di tutto e schiacciano ogni opposizione. C'è un clima di terrore, accentuato da bande di aggressori più o meno anonimi, che accompagnano la persecuzione di Stato con minacce di morte e campagne denigratorie, che viaggiano sul web ma arrivano in certi casi fin sotto casa. L'Europa ha tollerato che due Paesi membri scardinassero dal primo giorno i principi che regolano le democrazie in Occidente. E l'Italia sembra correre dei rischi, a leggere delle strategie politico-mediatiche usate anche da noi e dei rapporti intensi tra i leader ungheresi e polacchi e vari nostri governanti. Quello di Mastrobuoni è un inquietante reportage sull'Europa sovranista e oscurantista dei diritti cancellati e delle libertà negate. A due passi da noi.

Rapporto 2022-2023
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Amnesty international : Sezione italiana

Rapporto 2022-2023 : la situazione dei diritti umani nel mondo / Amnesty International ; prefazione di Agnès Callamard, segreteria generale di Amnesty International

Formigine : Infinito, 2023

Abstract: Il 2022 ha visto tragedie terribili causate dai conflitti: quelli nuovi, quelli che hanno ripreso vigore e quelli che sono continuati. Alcuni hanno prodotto crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Quando le persone hanno cercato di fuggire da questi conflitti o da altre crisi, alcuni stati non le hanno trattate in modo umano. In tutto il mondo, le autorità hanno continuato a reprimere pesantemente le libertà universali. Nel corso dell'anno, le reazioni internazionali a queste gravi violazioni sono state diverse. Alcune sono state condannate, altre sostenute e molte altre ancora ignorate. Le crisi economiche hanno portato a un aumento vertiginoso dei prezzi di cibo e carburante e a una maggiore pressione sulla sanità e altri servizi sociali. Le persone più emarginate sono state quelle più colpite e le disuguaglianze sono aumentate. Donne, ragazze e persone Lgbti hanno subìto violenza e discriminazione di genere. Tuttavia, i governi non sono riusciti a dare sostegno alle persone la cui situazione è peggiorata. Il Rapporto 2022-2023 di Amnesty International mette in relazione questi temi a livello globale e regionale. Analizza la situazione dei diritti umani nel 2022 in 156 paesi e invita all'azione. Dimostra quali passi i governi e altri possono compiere per affrontare queste sfide e migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. Questo rapporto è una lettura essenziale per i leader di governo, per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani.

L'Europa e la sua ombra
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Gressani, Gilles - Serughetti, Giorgia

L'Europa e la sua ombra : un continente di fronte alla responsabilità del futuro / Gilles Gressani, Giorgia Serughetti

Firenze : Giunti ; Milano : Bompiani, 2023

PasSaggi Bompiani

Abstract: Nel salutare la realizzazione dell’Europa unita sognata da Colorni, Spinelli e Rossi, il cardinal Martini osservava con acuta chiaroveggenza come per dare linfa a questa straordinaria “occasione etica e civile” sarebbero stati necessari “entusiasmo” e la capacità di costruire “una sintesi politica fondata sul rispetto delle persone e dei gruppi, ma nello stesso tempo sulla disponibilità di persone e gruppi a compiere sacrifici per il bene comune”. Oggi i cittadini europei sono stati risvegliati dall’illusione di abitare un “giardino” protetto dalla guerra; le sfide economiche, ambientali, energetiche, migratorie sono al primo posto nell’agenda di ogni governo e le spinte identitarie tornano a contrapporsi agli ideali di solidarietà: che cosa resta del sogno europeo? E come è possibile volgere gli spiriti a una nuova speranza, nutrita del pragmatismo necessario a ogni politica e dello slancio dato dalla dimensione religiosa? A queste domande rispondono Giorgia Serughetti, studiosa delle democrazie contemporanee, e Gilles Gressani, fondatore della rivista Le Grand Continent, in dialogo con le parole del cardinal Martini che nel suo magistero ha rivolto all’Europa uno sguardo attento e profondamente partecipe.

Piombo e sangue
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Pansa, Giampaolo

Piombo e sangue : da Piazza Fontana a Marco Biagi: violenza e terrorismo nelle cronache di un grande giornalista / Giampaolo Pansa ; a cura di Marco Damilano e Adele Grisendi ; con una postfazione di Marco Damilano

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Pansa c’era. C’era alla fine degli anni Sessanta, nella Milano della contestazione studentesca e del ribellismo violento. C’era il 12 dicembre 1969, pochi istanti dopo l’esplosione della bomba di piazza Fontana, nella Banca dell’Agricoltura, ad accompagnare con i suoi occhi e la sua scrittura il lettore nell’inferno, tra i corpi dilaniati dalla strage. Tra i cittadini in lutto, ai funerali delle vittime. C’era con le sue cronache sulle indagini, le interviste ai testimoni, il dolore della moglie di Pinelli e il ritratto dell’anarchico Valpreda, la pista nera che porta a Treviso e a Padova, la campagna contro il commissario Calabresi e la sua uccisione. Per più di trent’anni con il suo lavoro di cronista, rigoroso ma non neutrale testimone dei fatti, Giampaolo Pansa ha raccontato in presa diretta una stagione di sangue, in cui per la violenza politica si conteranno decine di morti e di feriti, magistrati, poliziotti, carabinieri, dirigenti d’azienda, giornalisti, professori e l’assalto alle istituzioni democratiche. Pansa c’è sempre, a Brescia in piazza della Loggia e a Genova dove le Brigate rosse sequestrano e uccidono; a Bologna nel 1977 per il convegno sulla repressione organizzato dalla sinistra extraparlamentare, un reportage attento, spietato, ironico; a Torino, per registrare senza censure la reazione degli operai della fabbrica Mirafiori quando le Br uccidono il vice-direttore della «Stampa» Carlo Casalegno. Nel 1978 i 55 giorni del rapimento di Aldo Moro, l’epilogo tragico. La polemica con Giorgio Bocca da cui lo divide il giudizio sulla natura di sinistra del terrorismo brigatista, mentre i giornalisti sono al centro del dibattito pubblico (e nel mirino dei terroristi, come Walter Tobagi, e lo stesso Pansa). Un odio che arriverà fino agli anni Duemila, con gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, firmati dalle nuove Brigate rosse. Anno dopo anno Giampaolo Pansa osserva, cerca di capire, interpreta, si indigna con i carnefici, si emoziona di fronte alle vittime innocenti. Fino a comporre con i suoi articoli il racconto più intenso di quegli anni. Questo libro è un esempio di come il giornalismo, il grande giornalismo, può scrivere pagine che diventano storia con gli strumenti del mestiere. Pagine che, come scrive Marco Damilano nella sua Postfazione, «si possono oggi tramandare ad altre generazioni, perché quello che è stato non si ripeta».

La mappa dei diritti
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Quartieri, Francesca

La mappa dei diritti / Francesca Quartieri ; disegni di Francesca Ballarini

Roma : Sinnos, 2023

Leggimi! ; 84

Abstract: Dopo La Costituzione in tasca e La Costituzione degli alberi, un nuovo libro per parlare con semplicità e intelligenza di diritti fondamentali e ineludibili. In una fosca giornata di pioggia, Amy, Vittoria, Lorenzo e i loro amici scoprono cosa sono i diritti umani, e come, dietro ogni diritto, ci siano battaglie, impegno, rispetto e nuove idee. Età di lettura: da 8 anni.

Usa-Cina
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Rudd, Kevin

Usa-Cina : una guerra che dobbiamo evitare / Kevin Rudd ; [traduzione di Daniela Pezzella e Monica Pezzella]

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Il conflitto in Ucraina è la più netta delle conferme: dal dopoguerra a oggi, la tensione politica internazionale non è mai stata tanto acuta. Ma lo scontro tra Russia e Occidente non è certo l’unica minaccia per la pace globale. La crisi crescente tra Pechino e Washington è sotto gli occhi di tutti, e il rapporto tra le due superpotenze si è fatto via via più instabile, tra incomprensioni culturali, risentimenti storici e incompatibilità ideologica.L’ex primo ministro australiano Kevin Rudd ha assistito in prima linea a questo processo, conosce a fondo entrambe le realtà – ha vissuto, studiato e lavorato nei due Paesi – ed è uno dei politici più indicati per spiegarci nel dettaglio cosa pensano le leadership cinese e americana, e quali sono le loro reali priorità. Passando in rassegna le posizioni assunte da Xi Jinping negli ultimi anni, le risposte diplomatiche della Casa Bianca, la sempre più feroce concorrenza economica, tecnologica e militare tra i due Stati e lo scenario di cyberwar già in atto, questo saggio descrive con acume e precisione come le relazioni si sono deteriorate fino all’attuale punto di non ritorno. O quasi. Perché, secondo Rudd, siamo ancora in tempo per scongiurare il peggio. Per farlo occorre disegnare una nuova narrazione comune, capace di accogliere, nel solco del multilateralismo, le recipro-che esigenze di sicurezza nazionale e costruire un’idea di futuro che sia accettabile per le parti in campo, e per tutti noi. Per usare le parole dello stesso Rudd: «Se questi due giganti riusciranno a convivere senza tradire i rispettivi interessi – attraverso quella che io definisco gestione strategica della competizione – il mondo sarà un posto migliore. Se non dovessero riuscirci, si prospetta la possibilità di una guerra, con conseguenze inimmaginabili».La sfida è disegnare un percorso nuovo, ancora senza regole precise né precedenti, che porti a un rinnovato ordine mondiale e metta al primo posto la pace. In caso contrario la strada intrapresa porterà inevitabilmente a un conflitto armato, capace di devastare entrambi i Paesi e il mondo intero. Come possiamo evitare che lo scontro tra USA e Cina diventi un conflitto di proporzioni apocalittiche?

La stagione delle spie
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Talia, Antonio

La stagione delle spie : indagine sugli agenti russi in Italia / Antonio Talia

Roma : Minimum fax, 2023

Indi ; 92

Abstract: Il 30 marzo 2021, in un parcheggio alla periferia di Roma, i carabinieri del ROS arrestano con l’accusa di spionaggio Walter Biot, capitano della Marina militare italiana, e Dmitrij Ostrouchov, ex funzionario dell’ambasciata russa e agente dei servizi segreti di Mosca. Il caso Biot non è un episodio isolato né una vicenda marginale, ma l’ultimo anello di una campagna molto più vasta che la Russia ha manovrato negli ultimi anni, sfruttando l’Italia come porto franco e meta privilegiata per lo scambio di informazioni coperte da segreto di stato. "La stagione delle spie" è un reportage costruito con fonti dirette, documenti riservati e incontri con i protagonisti, il racconto di una lunga operazione di spionaggio condotta attraverso furti di dossier, appuntamenti segreti e altre regole d’ingaggio classiche, che nell’era della sorveglianza elettronica e degli opinionisti da talk show sembravano dimenticate.

Maledetti confini
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Crawford, James

Maledetti confini : storie di linee tracciate sul mondo / James Crawford ; traduzione di Sabrina Placidi

Torino : Bollati Boringhieri, 2023

Saggi. Storia

Abstract: Il primo confine di cui abbiamo testimonianza risale al XXI secolo a.C. e divideva le terre di Lagash e Umma, in Mesopotamia. Molti uomini morirono su quella linea, che consideravano eterna e di cruciale importanza per le loro identità. Poco dopo, Sargon, sovrano di Akkad, cancellò ogni cosa, conquistando l'una e l'altra sponda, e quel confine svanì d'un tratto, come molti altri nel corso della storia. Sappiamo che c'era solo perché un'antica stele divelta ce lo racconta nelle sue iscrizioni, altrimenti ne avremmo perso per sempre memoria. Questo libro è fatto di storie narrate con una forza speciale. Sono storie che si svolgono in tempi e luoghi tra loro lontani, ma hanno tutte per oggetto una linea invisibile tracciata sul terreno. James Crawford ci porta nelle terre frantumate dell'estremo nord d'Europa, nelle trincee della Grande Guerra, nel Peloponneso del generale spartano Otriade; ci porta di fronte a molti, troppi muri invalicabili, dal vallo dei romani in Scozia al muro che si erge tra Stati Uniti e Messico, dal filo spinato attorno a Melilla, al serpente di cemento armato che scorre in Palestina, fino ai mitici cancelli orientali di Gog e Magog. Ci sono confini scomparsi che ancora fanno sentire la loro presenza e c'è uno strano confine che si muove in continuazione, in alta montagna, tra Italia e Austria, sul quale 5000 anni fa venne assassinato un uomo che non sapeva di attraversare alcuna linea. C'è poi un deserto che avanza, noncurante dei confini, proprio come fanno i virus, e soprattutto ci sono persone che si muovono, vite, speranze che si infrangono sempre di più contro queste assurde barriere che abbiamo imposto al mondo e ci ostiniamo a conservare.

La guerra e l'odio
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Lilin, Nicolai

La guerra e l'odio : le radici profonde del conflitto tra Russia e Ucraina / Nicolai Lilin

Milamo : Piemme, 2023

Abstract: «L'odio rappresenta il motore autentico della guerra, poiché infiamma gli animi, innescando una deflagrazione infernale, spingendo le masse e i singoli individui alle azioni più atroci». Sulla guerra in Ucraina si è scritto e detto di tutto. Tra analisi geopolitiche, campagne mediatiche più o meno in buona fede, la guerra è stata il campo in cui si sono confrontati non solo i due eserciti in lotta, ma soprattutto gli interessi strategici ed economici delle grandi potenze. Ci sono, però, eventi del passato che non sono stati molto approfonditi e che invece rappresentano i motivi che hanno portato all' escalation bellica. Andare, ad esempio, a ripassare la deflagrazione dell'Impero Austro-ungarico, approfondire cosa sia successo alla popolazione della Galizia, in maggioranza russofona, capire a quale persecuzione sono state sottoposte le popolazioni di quell'area nel primo campo di concentramento europeo della storia del Novecento, Thalerhof, in cui morirono decine di migliaia di persone, ci aiuta a comprendere le ragioni che spingono ucraini e russi ad affrontarsi in una contesa cruenta e crudele. Il nazionalismo ucraino, il panslavismo e la fermezza russa nel proteggere una popolazione che si percepisce discriminata e minacciata da troppo tempo, non solo dal 2014, con l'avvento di governi filo occidentali a Kiev, in fondo, nascono proprio negli anni dimenticati dai più. Nicolai Lilin conduce il lettore in un viaggio della memoria, tra l'Ottocento e il Ventunesimo secolo, in cui racconta come gli orrori e le discriminazioni subite generino fratture incolmabili che il presente fatica a rimarginare.

Piccolo manuale antifascista
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Libri Moderni

Piccolo manuale antifascista : argomenti e pratiche di resistenza democratica

Firenze : Clichy, 2023

Bastille

Abstract: In questo piccolo libro, che si rivolge a chi ha a cuore la libertà e la democrazia, si affrontano diciassette temi che la destra sta manipolando per costruire una nuova narrazione di sé e della storia italiana: il «fascismo consegnato alla storia», la maternità, la famiglia, la scuola, il genere, l’immigrazione, la difesa delle frontiere, il lavoro e la rendita, la sicurezza, l’egemonia culturale della sinistra, la Nazione, l’Europa «matrigna», «prima gli italiani», i radical-chic, le tasse, l’informazione, la responsabilità, e vi si contrappongono argomenti che tentano di smontarne il meccanismo ermeneutico e propongono pratiche quotidiane relative a un’etica minima e decente di rispetto e di confronto umano. Senza ricorrere agli schemi novecenteschi del fascismo e dell’antifascismo, si propone quindi un «sentimento» e un pensiero che rappresenta il nuovo antifascismo possibile, anzi indispensabile. Quello che contrappone alla violenza e al ritorno indietro un progresso etico, politico, sociale, di crescita tutti insieme. Ogni argomento si struttura in quattro paragrafi, uguali per ogni tema: «Che cosa dicono» e «Che cosa pensano» e poi «Che cosa si può rispondere» e «Che cosa si può fare». Vale a dire la narrazione di questa nuova destra e gli argomenti e le pratiche quotidiane per costruire una contronarrazione.

Europa sovrana
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Mauro, Angela

Europa sovrana : la rivincita dei nazionalismi / di Angela Mauro ; prefazione di Lucia Annunziata

Milano : Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2022

Ricerche

Abstract: Il sovranismo è ormai la regola in un’Unione europea sempre più divisa. Non si tratta solo di Viktor Orbán, dei suoi alleati o delle sue teorie sulla “democrazia illiberale”. È il progetto di integrazione europea nel suo complesso a mostrare segni di cedimento sotto la pressione dell’ultradestra e di interessi nazionali che prevalgono su quelli comunitari. A farne le spese sono quei diritti e quei valori che l’Unione sarebbe nata per difendere e concretizzare. Il Next Generation Eu, meraviglia dell’era pandemica, è riuscito a indebolire i fuochi dell’euroscetticismo. La guerra in Ucraina e la crisi energetica rischiano invece di ridare fiato alla propaganda anti-Bruxelles. Europa sovrana scava nelle radici di questa deriva. Il titolo nega volutamente il contenuto per fissare un’aspirazione tradita o un’ambizione ancora possibile: a noi la scelta.

L'impero americano
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Pancheri, Giovanna

L'impero americano : storia della politica estera USA da Panama all'Ucrainia / Giovanna Pancheri

Milano : Solferino, 2023

Accademia

Abstract: Gli Stati Uniti sono (ancora) un impero? Il termine giusto per comprendere la loro politica estera è forse un altro: «eccezionalismo ». Esiste infatti una tradizione storica, politica e culturale che considera l’America il faro del mondo occidentale, quasi intitolata per natura a giocare un ruolo di guida e di primo piano rispetto al resto del mondo. È un’idea che prende forma già ne La democrazia in America di Alexis de Tocqueville a metà Ottocento e che evolve in modo alterno fino ad oggi. È una sorta di sentimento di superiorità morale e culturale, una giustificazione per continuare ad allargare la propria sfera d’influenza e a proteggere gli altri Paesi quasi fosse un dovere. Ed è lo spirito che ha guidato le varie amministrazioni da George Washington a Joe Biden nelle loro azioni al di fuori dei confini nazionali, dall’affaire di Panama fino alla guerra in Ucraina (passando per due guerre mondiali). Uno spirito da indagare se si vuole capire fino in fondo perché, ancora oggi, in molte parti del mondo la parola America rappresenti, più che una Nazione, un’idea.

La mia parola è libera
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Ghazy, Randa

La mia parola è libera : storie di donne che non hanno mai smesso di combattere / Randa Ghazy

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Doria Shafik, egiziana, ha guidato le donne del suo paese nella lotta per il diritto di voto. Shireen Abu Akleh, palestinese, ha pagato con la vita il desiderio di raccontare al mondo l'occupazione israeliana dei Territori palestinesi. Georgina Rizk, libanese, prima Miss Universo di origine araba, ha comunicato un messaggio trasversale di liberazione sessuale e dei costumi. Djamila Bouherid, algerina, ha alzato la testa contro l'occupazione coloniale francese. Haifa Zangana, irachena, si è opposta al regime di Saddam Hussein. Tawakkol Karman, yemenita, è la prima donna Premio Nobel per la pace del mondo arabo. Sono queste le sei rivoluzionarie che Randa Ghazy ha scelto di raccontare con la sua scrittura documentata, appassionata, implacabile: eroine che al giogo del patriarcato e del colonialismo, alle disparità sociali, economiche e di genere, hanno opposto, insieme a molte altre, il proprio coraggio e la propria determinazione a conquistare l'unica cosa che conta, per tutte le donne del mondo. La libertà. Età di lettura: da 12 anni.

Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina
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Abelow, Benjamin

Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina / Benjamin Abelow ; prefazione di Luciano Canfora ; traduzione di Valentina Nicolì

Roma : Fazi, 2023

Le terre ; 268

Abstract: Chi è il vero responsabile del ritorno della guerra in Europa? Secondo il mantra della narrazione occidentale dominante, c’è un solo e unico colpevole: Vladimir Putin, novello Hitler, che avrebbe invaso l’Ucraina senza alcuna motivazione, se non quella di un violento e sfrenato espansionismo. Ma è lecito porsi ulteriori dubbi. In realtà, secondo lo storico americano Benjamin Abelow, sono gli Stati Uniti e la NATO a essere i principali responsabili della crisi ucraina. Attraverso una storia trentennale di decisioni politiche sbagliate e di provocazioni, iniziate durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Washington e i suoi alleati europei hanno posto la Russia in una situazione considerata insostenibile da Putin e dal suo staff militare. Senza giustificare l’aggressione di Mosca o scagionare i leader russi, in questo libro agile ed estremamente leggibile Abelow dà voce ad autorevoli analisti politici, militari e funzionari governativi degli Stati Uniti – tra questi John J. Mearsheimer, Stephen F. Cohen, George F. Kennan, Douglas Macgregor – per mostrare in modo chiaro e convincente come l’Occidente abbia innescato il conflitto ucraino, mettendo i propri cittadini e il resto del mondo di fronte al rischio reale di una guerra nucleare. Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina guarda con lucidità sotto la superficie degli eventi recenti, permettendo ai lettori di comprendere le ragioni più profonde, ma troppo spesso mistificate e taciute, della tragedia in corso, e fornisce nuove intuizioni su come il conflitto potrebbe essere risolto. «Il mio obiettivo non è difendere l’invasione, ma spiegare perché è avvenuta. La maggior parte dei cittadini occidentali ha sentito una spiegazione unilaterale e semplicistica di come è nata questa guerra. Ovvero che l’Occidente è tutto buono e la Russia è tutta malvagia. Cerco di pareggiare quel conto. La verità può essere dolorosa, ma è comunque essenziale, perché se non diagnostichi correttamente un problema, non sarai in grado di trovare una soluzione».

Pandemocrazia
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Innerarity, Daniel

Pandemocrazia : una filosofia del mondo contagiato / Daniel Innerarity ; prefazione di Meritxell Batet ; traduzione di Chiara Calcagno

Roma : Castelvecchi, 2023

Vortici

Abstract: Come agire «in un mondo in cui ci sono molte cose che non sappiamo, in cui le decisioni sono rischiose e le informazioni incomplete»? Come far fronte alla complessità di eventi improvvisi di portata globale, come la recente pandemia da coronavirus? Per Daniel Innerarity è giunto il momento di cambiare il paradigma teorico-politico che domina le nostre istituzioni e adottare un approccio sistemico che favorisca una maggiore distribuzione del potere. Incrementare la cooperazione globale e condividere ogni conoscenza acquisita sono condizioni indispensabili per arrivare a decisioni informate e motivate, autenticamente democratiche. Due condizioni che solamente un’etica della prudenza e del rispetto verso gli altri può garantire. Prefazione di Meritxell Batet.

Il gioco sporco
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Nicolosi, Valerio

Il gioco sporco : l'uso dei migranti come arma impropria / Valerio Nicolosi

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: «Devi "stare dove bisogna stare". Così mi ha detto un'amica poche ore dopo aver perso suo padre mentre lei era in mezzo al mare a salvare le vite delle persone migranti. "Dove bisogna stare", perché c'è sempre un luogo dove una crisi umanitaria si sta consumando, dove le violazioni dei diritti umani sono costanti. La mia amica si chiama Cecilia Strada, suo padre si chiamava Gino e ci ha mostrato l'importanza di "stare dove bisogna stare".» Valerio Nicolosi, giornalista, regista e reporter, dove stare, l'ha deciso da tempo. Non a caso è stato il primo ad arrivare in Ucraina per descriverne la tragedia, atterrando a Kiev un giorno prima dell'attacco russo che ha aperto la guerra. Da lì ha dato voce alla resistenza ucraina e ha raccontato l'esodo di donne e bambini verso la Polonia e l'Europa. Una rotta migratoria organizzata dalle autorità e sostenuta con generosità da cittadini e associazioni, ma che nasconde la stessa minaccia implicita delle rotte nei Balcani e nel Mediterraneo: è il «gioco sporco» che l'autore di questo libro ha visto fin troppe volte, in troppe parti del mondo, messo in piedi da alcuni governi sulla vita di migranti in fuga da conflitti armati, persecuzioni, carestia e povertà. Dalle coste dell'isola di Lesbo a Trieste, da Mariupol a Cracovia, dalla Turchia alla Libia, dai Balcani alla Sicilia, le vite di persone disperate - pronte a rischiare tutto pur di avere anche solo l'occasione di un futuro decente - vengono usate ogni giorno come mezzo di pressione geopolitica o di vero e proprio attacco non convenzionale. Così, chi scappa dall'inferno finisce per ritrovarsi in Paesi con situazioni politiche e sociali delicate, dove l'odio xenofobo esplode in vere e proprie battute di «caccia al migrante». Attraverso le sue foto e il suo racconto sul campo, Nicolosi denuncia le violenze dei regimi autoritari e le ipocrisie di governi conniventi, e soprattutto apre uno squarcio sui limiti dell'Occidente e sull'uso dei migranti come arma impropria delle guerre. Un'inchiesta sui veri interessi che controllano le aperture e le chiusure delle frontiere.

Democrazia
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Libri Moderni

Sartori, Giovanni

Democrazia / Giovanni Sartori ; introduzione di Nadia Urbinati

[S.l.] : Treccani, 2023

Voci ; 37

Abstract: Il termine “democrazia” (dal greco demos, “popolo”, e kratos, “potere”) fece la sua prima comparsa in Erodoto. Ma dal III secolo a.C. al XIX ha subìto una lunga eclisse acquisendo un’accezione negativa, mentre il regime politico ottimale è stato definito “repubblica” (res publica, cosa di tutti): Aristotele classificò la democrazia tra le cattive forme di governo; Kant ripeteva una comune opinione definendola “necessariamente un dispotismo”; e dello stesso avviso erano i padri costituenti degli Stati Uniti. Anche la Rivoluzione francese si richiamava all’ideale repubblicano, e solo Robespierre usò il termine in senso elogiativo (assicurandogli così la cattiva reputazione per un altro mezzo secolo…). Com’è allora che d’un tratto, dalla metà del XIX secolo, la parola è tornata in auge e ha acquistato un significato apprezzativo? Ce lo spiega colui che è stato il massimo esperto di scienza politica in Italia, preceduto dall’ampia introduzione di Nadia Urbinati.

Totalitarismo 100
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Gentile, Emilio

Totalitarismo 100 : ritorno alla storia / Emilio Gentile

Roma : Salerno, 2023

Piccoli saggi ; 86

Abstract: Misone, annoverato da Platone fra i sette saggi, insegnava: «Indaga le parole a partire dalle cose, non le cose a partire dalle parole». Cento anni fa entrò nel linguaggio politico italiano l’aggettivo 'totalitario', seguito due anni dopo dal sostantivo 'totalitarismo'. La cosa che aveva dato origine alle due parole era il fascismo, subito dopo la sua ascesa al potere. Non furono i fascisti a coniare i due neologismi. Furono gli antifascisti. Quando il fascismo impose il partito unico, furono gli esuli antifascisti italiani a diffondere in Europa la parola 'totalitarismo' per definire quel nuovo regime. La stessa parola fu usata per definire il regime bolscevico. E poi anche il regime nazista. Emilio Gentile indaga la storia della parola 'totalitarismo' partendo dalla cosa 'fascismo'. Dalla sua indagine, risulta che l’ignoranza della connessione fra la parola e la cosa ha generato il 'cancellazionismo', cioè una forma minore di negazionismo, compendiato in due sentenze: «Il fascismo non fu totalitario»; «il totalitarismo non è mai esistito». Contro il cancellazionismo, il rimedio, ispirato da Misone, è indagare la parola a partire dalla cosa, cioè dalla storia.

Leader per forza
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Funiciello, Antonio

Leader per forza : storie di leadership che attraversano i deserti / Antonio Funiciello

Milano : Rizzoli, 2023

La dichiarazione universale dei diritti umani per le ragazze e i ragazzi
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Scmitz-Weicht, Cai - Scmithz, Ka

La dichiarazione universale dei diritti umani per le ragazze e i ragazzi / Cai Scmitz-Weicht, Ka Scmithz ; traduzione di Federico Castelli Gattinara

[S.l.] : Emons!raga, 2023

Abstract: In questo libro, i due autori, in collaborazione con Amnesty Germania, hanno spiegato i diritti umani ai bambini e alle bambine in termini semplici e li hanno integrati con molti esempi tratti dalla vita di ogni giorno. Per difendere e rivendicare i propri diritti, i giovani devono sapere esattamente quali sono i loro. E quindi i 30 articoli della Dichiarazione universale dei diritti degli umani sono presentati singolarmente nel libro e ogni articolo ha un titolo comprensibile in modo che sia immediatamente chiaro l'argomento. Ogni articolo è anche illustrato con un esempio: ragazze e ragazzi, genitori donne e uomini, coppie dello stesso sesso, persone con e senza disabilità, vecchi e giovani: tutto il mondo è rappresentato. I bambini imparano così che tutte le persone hanno lo stesso valore, non importa come e dove vivano. Questo libro è pensato per riscoprire i 30 articoli insieme ai ragazzi e per individuare i diversi argomenti che ne derivano così che insegnanti e genitori possano affrontarli a scuola e in famiglia. Età di lettura: da 8 anni.