Trovati 2503 documenti.
Trovati 2503 documenti.
Le bugie della nostra vita / Mikita Franko ; traduzione di Corrado Piazzetta
Milano : Mondadori, 2023
Chrysalide
Abstract: Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l'inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un incubo: sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità… Le bugie della nostra vita è un romanzo intenso che punta dritto al cuore raccontando senza ipocrisie una storia estremamente attuale con uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore non poche risate.
Patriottismo o pace? / Lev Tolstòj ; traduzione e cura di Verdiana Neglia
[S.l.] : Mattioli 1885, 2023
Experience. Light
Abstract: In questo volume sono raccolti due articoli e una lettera, tre dei testi meno noti ma sorprendentemente attuali di Tolstòj. In Due guerre, del 1898, l'autore si concentra sul conflitto ispano-americano e invita il lettore a portare avanti un'incruenta "guerra contro la guerra". In Ravvedetevi!, scritto nel 1904 in seguito allo scoppio del conflitto russo-giapponese, Tolstòj dichiara come il governo, con il pretesto del patriottismo, diffonda odio verso altre nazionalità. Prefazione di Paolo Nori
L'orecchio di Kiev / Andrei Kurkov ; traduzione di Claudia Zonghetti
Venezia : Marsilio, 2023
Farfalle
Abstract: È il 1919 e Kiev è invasa dalla cacofonia della rivoluzione. Dopo l’arrivo dell’Armata rossa, in città imperano il caos e l’anarchia. Il vecchio ordine è in pezzi e il paese è alla ricerca di una propria identità: russi bianchi da un lato, nazionalisti dall’altro, e nel mezzo i delinquenti comuni, ladri e balordi. Sono tutti fianco a fianco e tutti contro tutti. In questo tumultuoso e vacillante mondo pre-sovietico, dominato dalla totale assenza di regole, il giovane studente Samson Kolecko si ritrova da un giorno all’altro a dover badare a se stesso, dopo aver perso in un’imboscata il padre (e l’orecchio destro) sotto la spada di un cosacco. Da quel momento, la sua vita prende una piega inaspettata. Arruolato in modo del tutto fortuito nel neonato corpo di polizia, Samson si butta a capofitto nella prima indagine: una serie di traffici loschi che coinvolgono due soldati, sgraditi occupanti del suo appartamento. Oltre all’inaspettata assistenza che riceve – ebbene sì – dall’orecchio perduto, Samson può contare sulla bella Nadežda, una ragazza con la speranza nel nome, impiegata dell’Ufficio statistiche e bolscevica convinta, che in breve conquista il suo cuore. Denso dei colori e del fervore polifonico della grande letteratura dell’Est Europa, L’orecchio di Kiev è il primo episodio di una nuova serie firmata da Andrei Kurkov, un romanzo picaresco che ridà vita al passato del suo paese, confermandolo come uno dei migliori autori viventi di lingua russa. Un poliziesco di grande ritmo e, per di più, un libro divertente. E in tempi bui, abbiamo tutti bisogno di storie che, oltre ad aiutarci a capire, siano anche capaci di farci ridere.
Comunque spero / Lesja Ukrainka, Sonia Maria Luce Possentini ; traduzione di Stefano Garzonio
Milano : Carthusia, 2022
Magnifici versi
Abstract: "Contra spem spero" è una delle liriche più celebri e potenti della poetessa ucraina Lesja Ukraïnka. Nei suoi versi, con leggerezza e coraggio, esorta a trovare nel dolore e nel pianto la via per sopravvivere, risollevarsi dalle sofferenze, che nella vita inevitabilmente incombono, e continuare a sperare. Figura originale ed emblematica, vissuta a cavallo del '900, Lesja Ukrainka contribuisce a spingere la letteratura ucraina alle vette del lirismo, per contenuto e forma. I suoi componimenti sono espressioni di sentimenti potenti e profondi e di una personalità incredibilmente colta, sensibile e appassionata.
Milano : Mondadori, 2022
Abstract: Dieci giorni di vacanza potrebbero essere proprio ciò di cui Anja Romanova ha bisogno per sistemare alcune cose nella sua incasinata vita di ventottenne. Cose come, per esempio, il confuso triangolo amoroso nel quale è invischiata o come il suo inizio di carriera abbastanza fallimentare al Ministero degli Esteri russo, popolato di bevitori pieni di cinismo. Anja invece finisce per trascorrere questo lasso di tempo contro la sua volontà a stretto contatto con altre cinque giovani donne come Maja, che investe i suoi soldi nel "tuning" del seno e del sedere per compiacere ricchi uomini d'affari, o Natasa, che ha conosciuto il carcere quello vero, o Irka, che non ha pagato gli alimenti per la figlia. Le donne condividono una cella in una prigione di Mosca per reati minori, dove la stessa Anja sta scontando una pena di dieci giorni per aver indetto una manifestazione contro la corruzione del governo. Dentro la cella le nostre protagoniste, che rispecchiano diversi volti della Russia di oggi, si incontrano e si scontrano in modo ora esplosivo ora comico. Sono un miscuglio unico di povertà e ricchezza, spirito di libertà e fede in Putin, ruoli tradizionali e identità fluide: una sogna il grano saraceno, l'altra sente la mancanza di Bali. Ma ben presto il ritmo tranquillo della vita quotidiana inizia a incrinarsi e Anja si ritrova a essere perseguitata da eventi inspiegabili che la spingono a chiedersi se le sue compagne di cella siano le persone ordinarie che le erano sembrate a prima vista. Fedele a quella venerata tradizione letteraria russa che racconta storie ambientate nelle sue prigioni per raccontarci l'intero paese, Kira Jarmys, con la sua voce tenera e fredda, ruvida e arrabbiata, tratteggia la storia di una giovane donna alle prese con una società lacerata e prigioniera; racconta l'arbitrio e la repressione, la libertà e molto altro, con la potenza e la forza di una nuova generazione a cui il futuro appartiene nonostante tutto.
Padri e figli / Ivan Turgenev ; audiolibro letto da Stefano Fresi ; introduzione di Paolo Nori
Roma : Emons, 2022
Audionotes
Abstract: Nella grande Russia conservatrice e patriarcale dei latifondi e dei primi timidi moti liberali, il rapporto conflittuale tra tradizione e rinnovamento trova una rappresentazione esemplare in "Padri e figli", pubblicato nel 1862. È la vicenda di due amici appena usciti dall'università di Pietroburgo: Arkadij Kirsanov, figlio di un proprietario terriero, e Evgenij Bazarov, il giovane medico che crede soltanto nelle scienze sperimentali, il nichilista, campione di una società di tecnici, che non è ancora nata. Sarà una passione non corrisposta ad avviarlo a un destino emblematico dei turbamenti di un'intera generazione.
Milano : Adelphi, 2022
Biblioteca Adelphi ; 731
Abstract: Quando Pëtr Vavilov, un giorno del 1942, vede la giovane postina attraversare la strada con un foglio in mano, puntando dritto verso casa sua, sente una stretta al cuore. Sa che l'esercito sta richiamando i riservisti. Il 29 aprile, a Salisburgo, nel loro ennesimo incontro Hitler e Mussolini lo hanno stabilito: il colpo da infliggere alla Russia dev'essere "immane, tremendo e definitivo». Vavilov guarda già con rimpianto alla sua isba e alla sua vita, pur durissima, e con angoscia al distacco dalla moglie e dai figli: «...sentì, non con la mente né col pensiero, ma con gli occhi, la pelle e le ossa, tutta la forza malvagia di un gorgo crudele cui nulla importava di lui, di ciò che amava e voleva. Provò l'orrore che deve provare un pezzo di legno quando di colpo capisce che non sta scivolando lungo rive più o meno alte e frondose per sua volontà, ma perché spinto dalla forza impetuosa e inarginabile dell'acqua». È il fiume della Storia, che sta per esondare e che travolgerà tutto e tutti: lui, Vavilov, la sua famiglia, e la famiglia degli Saposnikov - raccolta in un appartamento a Stalingrado per quella che potrebbe essere la loro «ultima riunione» -, e gli altri indimenticabili personaggi di questo romanzo sconfinato, dove si respira l'aria delle grandi epopee... E se Grossman è stato definito «il Tolstoj dell'Unione Sovietica», ora possiamo finalmente aggiungere che Stalingrado, insieme a Vita e destino, è il suo Guerra e pace.
Punto di fuga / Mikhail Shishkin ; traduzione di Emanuela Bonacorsi
Soliera : 21lettere, 2022
Abstract: Una donna, un uomo, lettere d'amore. Una casa estiva, il primo amore. Due persone che si scrivono di tutto. Cosa potrebbe esserci di più semplice e normale? Fino a quando scopriamo che le cose non sono come sembrano. Romanzo sui misteri della vita e sull'accettazione della morte, che mette tutto in prospettiva. La parola scritta è la chiave, così come l'amore. "Per esistere devi vivere, non nella tua mente, che è così inaffidabile... ma in quella di un'altra persona, e non una persona qualunque, ma quella che ha a cuore la tua esistenza".
Cesena ; Bologna : Caissa Italia, 2022
Filopiume
Abstract: Ogni anno, all'avvicinarsi del freddo autunnale, milioni di rondini si mettono in viaggio verso climi più caldi. Assieme a una rondine nata in primavera sotto il tetto di una fattoria irlandese voliamo attraverso mari, montagne, deserti e foreste pluviali fino all'estremità meridionale del continente africano, per poi ritornare in Europa con l'arrivo di una nuova primavera. Un'avventura emozionante, pericolosa e piena di scoperte. Età di lettura: da 8 anni.
Il sosia / Fedor Dostoevskij ; traduzione e cura di Serena Prina
Vicenza : Pozza, 2022
Biblioteca Neri Pozza
Abstract: È una notte di tregenda a San Pietroburgo, una terribile notte novembrina. Il consigliere titolare Goljadkin avanza a piccoli passi rapidi e minuti. Incurante della neve, dell'aria gravida di ascessi, raffreddori e febbri, vorrebbe fuggire da sé stesso, distruggersi del tutto, ridursi in cenere. In casa di Olsufij Ivanovic, suo benefattore e padre della bella Klara, ha subìto la peggiore delle umiliazioni: è stato messo alla porta come il più spregevole degli esseri umani. Non c'è anima viva in giro, eccetto un passante che, vestito e imbacuccato come il consigliere titolare, sgambetta a passi corti lungo il marciapiede della Fontanka e sparisce poi lontano, procurando a Goljadkin una vaga inquietudine. Il consigliere titolare si affretta allora a raggiungere casa, ma, una volta messo piede nel suo appartamento, una terrificante sorpresa lo aspetta: seduto sul suo letto, il suo conoscente notturno gli fa un cenno amichevole col capo. Goljadkin si accascia al suolo in preda al terrore. L'uomo infatti non è altri che lui stesso, un altro Goljadkin, il suo sosia sotto tutti gli aspetti. Così, con questo espediente carnevalesco comincia quest'opera. Ai contemporanei seguaci della scuola naturale, quando fu pubblicata per la prima volta nel 1846, apparve in tutto e per tutto come un racconto alla Gogol', in cui il fantastico viene piegato in chiave comico-grottesca. Sbagliavano. Il sosia è lontano dalla dimensione gogoliana della scrittura, poiché annuncia l'essenza stessa, la verità più profonda di tutta l'opera di Dostoevskij: l'idea che l'uomo è un essere fondamentalmente doppio, un vivente capace di essere costantemente altro da ciò che è, l'unico in grado di arrivare persino alla negazione di sé («Di tutto si può discutere all'infinito, ma da me s'è riversata fuori soltanto negazione» afferma Stavrogin nei Demonî). Come scrive Serena Prina nella postfazione a questa edizione, da lei curata e ritradotta dal russo, dell'uomo del sottosuolo, di Raskol'nikov, di Stavrogin, dei Karamazov, di tutti i personaggi che, nell'universo dostoevskiano, sono afflitti da «violente pulsioni contrapposte», Goljadkin rappresenta l'avanguardia, l'«ineludibile punto di partenza dell'esplorazione dei mondi interiori».
Gente d'agosto / Sergej Lebedev ; traduzione di Rosa Mauro
Rovereto : Keller, 2022
Passi
Abstract: Russia nell'agosto 1991: un colpo di Stato scuote il Paese, Gorbaciov viene deposto, Eltsin prende il potere... Il Paese sta cadendo a pezzi. Tutto cambia. Alcuni svendono risorse naturali e giacimenti e diventano multimilionari, altri sprofondano in una povertà assoluta. Durante questo periodo di totale sconvolgimento, il narratore scopre il diario di sua nonna e si rende conto che il silenzio sul passato deve essere rotto se la Russia vuole avere un futuro. Un romanzo di grande attualità e avvincente su un Paese che non è una potenza mondiale da molto tempo.
Milano : Adelphi, 2022
Piccola biblioteca Adelphi ; 782
Abstract: Pietroburgo, anni Sessanta dell'Ottocento. In un negozio del Passage, l'elegante galleria commerciale - la prima in Russia - inaugurata nel 1848 sul Nevskij Prospekt, un tedesco espone a pagamento un coccodrillo. Il funzionario Ivan Matveich, uomo supponente e ignorante, e la sua bella moglie Elena Ivanovna vanno ad ammirare l'esotica attrazione con un amico di famiglia. Ma quando Ivan Matveich cerca di solleticargli il naso con un guanto, il coccodrillo lo inghiotte in un solo boccone. Sventrare l'animale sembrerebbe l'unica soluzione - «retrograda», però, osserva un progressista di passaggio. E lo stesso Ivan Matveich, dal ventre del suo leviatano - grande, comodo, solo un po' troppo odoroso di gomma -, fa sapere che vuole restarsene lì dentro. Lontano dagli svaghi mondani, sostiene, potrà dedicarsi come un «nuovo Fourier» a migliorare le sorti del genere umano, e «dal coccodrillo ... verranno la verità e la luce». Mentre al Passage la gente si accalca per vedere il «mostro», Ivan Matveich - caustica parodia di chernyshevskij e di tutti i pensatori «rivoluzionari» dell'epoca - continua a fantasticare sulle nuove magnifiche sorti e progressive della patria russa. Strizzando l'occhio al Naso di Gogol', anticipando altre e più tremende metamorfosi novecentesche, divertendosi e divertendo, Dostoevskij presagisce il trionfo della borghesia, il culto del benessere e del profitto, fino alla passione per gli shopping center, e costruisce l'immagine di un «nuovo mondo» tanto risibile quanto mostruoso.
Briciole della vita / Petr Andreevic Vjazemskij ; a cura di Serena Vitale
Milano : Adelphi, 2022
Piccola biblioteca Adelphi ; 778
Abstract: A detta dell'amico Puskin, il principe Pëtr Vjazemskij era una «svista» della Natura, che lo aveva scelto per far bella mostra di tutti i suoi doni, ma eccedendo, giacché aveva combinato nel suo beniamino «ricchezza, nobiltà, mente eletta, animo gentile e caustico sorriso». Poco conosciuto fuori della Russia, salvo rare eccezioni ricordato soltanto come poeta della «pleiade puskiniana», Vjazemskij fu anche critico, romanziere, memorialista. Di un'intelligenza acuta, talvolta spietata, era un conversatore e narratore ineguagliabile, tanto da provocare autentiche «migrazioni salottiere» nelle case che frequentava: non appena cominciava a raccontare le sue storie, tutti si affrettavano a raggiungerlo. Storie che in gran parte figurano nei taccuini che tenne per più di sessant'anni, folti di aneddoti, riflessioni, brevi ritratti, stravaganze di personaggi illustri, battute e bizzarrie di chi viveva o era vissuto nella città che Vjazemskij più amava, Mosca, una vera e propria «repubblica» rispetto alla rigida e formale San Pietroburgo, dove la presenza della corte sembrava condizionare anche i più segreti pensieri dei sudditi. «Briciole della vita», dunque, ma capaci più dei grandi eventi di dar voce al passato prossimo ancora vivo, non imbalsamato in trattati e libri di storia. E dopo aver letto queste pagine deliziose, non potremo che concordare con Iosif Brodskij: «In Vjazemskij i russi hanno il loro Chamfort e il loro La Rochefoucauld in un'unica persona». A cura di Serena Vitale.
Aniko / Anna Nerkagi ; traduzione dal russo di Nadia Cigognini
Milano : Utopia, 2022
Abstract: Una tragedia si abbatte sulla vita di Seberuj, cacciatore e allevatore di renne dell'antico clan Nogo, che vive insieme alla famiglia in un accampamento, tra le nevi e i ghiacci quasi perenni della Siberia. La moglie e la figlioletta sono aggredite e sbranate da un lupo solitario che semina il terrore tra le mandrie dell'intero circondario e a cui gli uomini da mesi danno invano la caccia. Dopo aver recuperato i loro corpi martoriati e aver adempiuto a tutti i riti funebri, l'anziano Seberuj si ritrova a vivere da solo, accudito di tanto in tanto dai vicini. Da una decina d'anni, infatti, la figlia maggiore, Aniko, ha abbandonato la sua tribù per trasferirsi a studiare in città. Il suo sogno è diventare geologa. Seberuj non ha più notizie della ragazza. Scopre, tuttavia, il suo nuovo indirizzo e, non sapendo scrivere, detta una lettera per lei, informandola della morte della madre e supplicandola di tornare a casa. Turbata dai sensi di colpa e desiderosa di ritrovare il tempo della sua infanzia, Aniko torna dal padre, ma si ritrova in un mondo isolato, ormai estraneo, di cui ha quasi dimenticato la lingua; un mondo ancora scandito dai ritmi della natura, da rituali arcaici e credenze anacronistiche, dove la vita le appare desolata e piena di privazioni. Nuovi dubbi, perciò, le impongono scelte complicate.
Jimi Hendrix a Leopoli / Andrei Kurkov ; traduzione di Rosa Mauro
Rovereto : Keller, 2022
Passi
Abstract: A Leopoli, città multietnica della Galizia ucraina, stanno accadendo strane cose che nulla hanno a che vedere con i ritrovi notturni di vecchi hippies intorno a una misteriosa tomba nel cimitero cittadino. Nulla a che vedere con l'ex funzionario del KGB che vuole scusarsi con tutte le persone che ha spiato. Non si tratta nemmeno del fatto che una giovane donna allergica al denaro lavori in un ufficio di cambiavalute e men che meno della vecchia Opel Vectra che sfreccia a tutta velocità sugli acciottolati per curare i pazienti con calcoli renali. No, a Leopoli stanno accadendo cose molto più insolite: nel cielo volteggiano gabbiani che attaccano i passanti, l'aria ha un odore salmastro e dai rubinetti esce acqua salata. Sembra che nella città, situata nell'entroterra ucraino, sia arrivato il mare... Nella Leopoli di Andrei Kurkov, i miracoli possono accadere, e tutto dipende dal potere dell'amore, dall'immaginazione senza limiti di uno scrittore e dalla musica immortale di Jimi Hendrix. «Jimi Hendrix a Leopoli» non è solo un romanzo divertente, intelligente e pieno di ritmo in perfetto stile Kurkov, ma anche un sentito omaggio a una delle città simbolo della Mitteleuropa.
Milano : Mondadori, 2022
Oscar moderni
Abstract: Odessa, la Marsiglia russa, ha i caratteri della leggenda sin dalle prime righe di qualsiasi racconto di Babel', che sia ambientato nell'avventuroso mondo della malavita o nella variopinta comunità ebraica. Ma l'eccezionalità dell'Odessa di Babel' non fa che riflettere l'eccezionalità di questa città fuori del comune: internazionale e universale fin dalla sua fondazione, crocevia di lingue, religioni e popoli, Odessa è uno spazio infinito, proiettato in una dimensione eterna. Tra i suoi vicoli e i mercati, le banchine e le sinagoghe, le case di malaffare e i ricchi palazzi è un susseguirsi di feste nuziali, commerci (quasi mai onesti) e tenerezze, ma anche pogrom, violenze e funerali: tutta l'inesausta varietà della vita che in questi racconti, ambientati tra la fine dell'Impero zarista e gli anni della Rivoluzione, lo scrittore restituisce con uno stile essenziale, conciso, che sa essere nello stesso tempo favoloso, tragico e ironico.
Ex figlio / Saša Filipenko ; traduzione dal russo di Claudia Zonghetti
Roma : E/O, 2022
Dal mondo. Bielorussia
Abstract: Dopo essere stato calpestato dalla massa presa dal panico, Cysk, studente di musica di 16 anni, cade in coma. La maggior parte delle persone lo abbandona: sua madre, la sua ragazza, il medico che dovrebbe curarlo. Solo sua nonna resta al suo fianco e si prende cura di lui. E lo fa - cocciuta, inesorabile - per giorni, mesi, anni. Il giorno della sua morte improvvisa sarà anche il giorno in cui Cysk tornerà alla vita, per scoprire che il suo paese è persino più in coma di lui: il presidente è lo stesso, lo stesso il grigiore, le stesse le repressioni e la mancanza di libertà. C'è speranza nei giovani? C'è speranza nelle manifestazioni? C'è speranza di cambiare? Chiediamocelo insieme a lui
L'attaccabrighe : racconto / Ivan Turgenev
[S.l.] : Ripostes, 2022
Abstract: Turgenev è sempre stato un incomparabile ritrattista dell'animo umano e della sua madrepatria la Russia dell'Ottocento. Questo racconto del grande scrittore russo sembra sia stato ispirato da una storia vera. Un ritratto di un'epoca indimenticabile, intriso della stessa analisi dell'anima, della profonda conoscenza dei suoi tempi, della storia, dei luoghi, e di una generazione che tanto bene conosceva e tanto bene descrisse soprattutto nei suoi romanzi maggiori.
Milano : Carbonio, 2022
Cielo stellato ; 48
Abstract: Quando l'ispettore Peter Glebski decide di prendersi una pausa dal lavoro e si ritira in un remoto chalet tra le montagne, l'ultima cosa che desidera è essere coinvolto in qualsivoglia indagine. È lì per sciare, bere brandy e oziare in beata solitudine. Ma non ha fatto i conti con gli altri vacanzieri, un gruppo eccentrico che include un famoso ipnotista, un ricco commerciante con la sua avvenente moglie, uno scienziato la cui occupazione principale sembra essere arrampicarsi sui muri e un imbronciato adolescente dal sesso indefinito. Mentre l'albergo si anima, tra cene e colazioni, risate e battibecchi, strani eventi iniziano a verificarsi. C'è un fantasma nella baita? Un burlone? Qualcosa di più sinistro? E poi una valanga blocca il passo di montagna, e all'improvviso gli ospiti si ritrovano completamente isolati, ma in compagnia di un cadavere...
Vita e destino / Vasilij Grossman ; traduzione di Claudia Zonghetti
Milano : Adelphi, 2022
Gli Adelphi ; 430
Abstract: «Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell'Urss staliniana; solo nella casa di Grekov si vive secondo onore e senza gerarchie) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa. E raccontando la crudele verità della guerra, le storie intrecciate di eroi e traditori, automi di partito ed esseri pensanti, delatori, burocrati, intriganti, carnefici, martiri, personaggi fittizi e reali, inframmezzando la narrazione con numerosi dialoghi (di ascendenza, questi, dostoevskiana), Grossman continua a interrogarsi sull'essenza di sistemi che uccidono la realtà - di conseguenza anche gli uomini - falsificandola, sostituendola con l'Idea. Al posticcio e menzognero bene di Stato lo scrittore può opporre soltanto, per quanto ardua e apparentemente impossibile in tempi disumani, la bontà individuale, rivendicando - sommessamente, ma con tenacia - l'irripetibilità del singolo destino umano. Giacché Ciò che è vivo non ha copie ... E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne.» (Serena Vitale)