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La regina che amava la libertà
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Mattei, Annarosa

La regina che amava la libertà : storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma barocca / Annarosa Mattei ; [prefazione di Claudio Strinati]

Milano : Salani, 2023

Le stanze

Abstract: Una donna indipendente e anticonformista, una figura controversa e affascinante. Fin dal momento della sua nascita, Cristina di Svezia è destinata a due cose: a essere grande e a essere diversa. Figlia amatissima dell'impetuoso e colto re Gustavo II Adolfo della dinastia dei Vasa, viene educata come un principe, in aperta controtendenza rispetto ai radicati pregiudizi del tempo. Controversa e irriverente, scandalosa e geniale, Cristina scelse di disobbedire alle leggi di un mondo ancora troppo antico per accettare una personalità multiforme come la sua. Regina bambina a soli sei anni, assetata di libri e di cultura, trasformò Stoccolma nell'Atene del Nord. Trattò alla pari intellettuali e re ed ebbe tra i suoi maestri Cartesio, il filosofo più celebrato e discusso d'Europa. Rifiutò il matrimonio per essere libera ed elaborò il concetto di libertà per poter essere se stessa. Tutta la sua vita, sospesa fra governo, intrighi, passioni e meraviglie, fu la personificazione di un ossimoro. Il mondo però non la capì mai. Così Cristina preferì rinunciare alla corona e trasferirsi a Roma, città universale di linguaggi e culture diverse, dove fu seconda solo al papa. Annarosa Mattei narra il cammino di una donna che ha segnato l'intero Grand Siècle, il Seicento, con l'audacia di scelte imprevedibili, anomale, enigmatiche. Della mitica Cristina racconta le lotte, l'insofferenza, gli errori, per svelare come abbia recitato la sua difficile parte in commedia di regina senza regno oltre ogni convenzione.

Tagliare la corda
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Patricelli, Marco

Tagliare la corda : 9 settembre 1943 : storia di una fuga / Marco Patricelli

Milano : Solferino, 2023

Saggi

  • Non prenotabile
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Abstract: Dalla proclamazione dell’armistizio l’8 settembre all’imbarco del Re e del governo Badoglio sulla corvetta Baionetta a Ortona il giorno successivo trascorrono circa trenta ore. In questo lasso di tempo l’Italia implode, con una velocità e con conseguenze che non hanno precedenti nella storia. Il precipitoso abbandono di Roma da parte dei vertici istituzionali e militari provoca il crollo verticale dello Stato. Fu una fuga o un allontanamento? Tragedia e farsa si sono spesso mescolate nella narrazione storica quanto nelle varianti della vulgata e della dietrologia. Ma come e perché le cose andarono in quel modo è possibile ricostruirlo, come fa Marco Patricelli in questo libro prezioso, attraverso il raffronto incrociato delle fonti d’archivio, degli atti processuali, della diaristica e della memorialistica dei protagonisti, nonché dei contributi individuali di spettatori della fuga di Pescara (e di Ortona), e ancora con l’analisi delle versioni emerse a distanza di anni. Una potente rievocazione ora per ora, a 80 anni dagli eventi, che mette in luce la portata storica, le incongruenze e le mistificazioni sedimentate nel tempo, insieme a molti aspetti inediti. Una ricostruzione che per la prima volta mette in risalto come quel 9 settembre gran parte dei fili furono mossi – e male – proprio da Pescara. Da qui partirono ordini e informative, qui si decise di fuggire via mare, qui de Courten cercò di salvare il salvabile, qui Badoglio si imbarcò per primo sulla Baionetta senza neanche dirlo a Vittorio Emanuele che lo cercava sul molo di Ortona. E a Chieti, dopo lo scioglimento dello Stato maggiore generale, fu sciolto il Regio Esercito e l’Italia iniziò la sua rapida caduta.

La versione di Giorgia
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Meloni, Giorgia

La versione di Giorgia / Alessandro Sallusti intervista Giorgia Meloni

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Poche settimane dopo l’incarico alla guida del Governo, durante un veloce scambio di auguri con Giorgia Meloni, Alessandro Sallusti si lascia scappare una battuta: «Peccato che un presidente del Consiglio in carica non possa pensare di scrivere un libro per raccontare i suoi progetti». E lei: «E perché non può farlo?». Sallusti, preso in contropiede, la butta lì: «Non lo so esattamente, ma ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto». Lei: «Dovresti sapere che fare quello che hanno fatto tutti gli altri non è esattamente la mia specialità». Nasce così l’idea di questa conversazione in cui Giorgia Meloni rivela la sua visione autentica della vita e del mondo. Un racconto appassionato in cui fa i conti con le sfide del presente – dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dalla transizione ecologica all’inflazione – e che ha il coraggio di puntare sulla responsabilità individuale, sul libero spirito d’iniziativa, sulla difesa della natura, su investimenti mirati per favorire la crescita e dunque ridurre il debito, su un’Europa protagonista nel mondo e vicina alle esigenze dei suoi abitanti, su un “Piano Mattei” in grado di portare opportunità e sviluppo in Medio Oriente e in Africa. “È fondamentale”, dice Meloni a Sallusti, “che gli italiani vedano un governo che, per carità, ha i suoi limiti e difficoltà, magari fa perfino degli errori. Ma ce la mette tutta, in buona fede, con umiltà e amore. Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare. Che non guarda in faccia a nessuno, che non intende fregarti, che ha il coraggio di dirti anche quello che non si può fare in un dato momento o contesto.” È il progetto che Giorgia Meloni sta sottoponendo al giudizio degli italiani e alla prova dei fatti, che alla fine saranno gli unici giudici indipendenti.

La Rivoluzione russa vista dai testimoni
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Pethybridge, Roger

La Rivoluzione russa vista dai testimoni / Roger Pethybridge

Milano : Oaks, 2023

Passato presente ; 26

Abstract: Il più grande evento del XX secolo raccontato in diretta dai testimoni che lo vissero - o lo subirono - in prima persona, dal 15 gennaio 1905, quando i Russi cedettero Port Arthur ai Giapponesi fino agli eventi post-rivoluzionari del 1918, con la firma del trattato di Brest-Litovsk e la strage della famiglia imperiale a Ekaterinburg. L'ascesa a corte di Rasputin, l'ammutinamento della Potemkin, l'incontro tra Lenin e Gorkij, l'arrivo di Lenin a Pietroburgo e la presa del potere da parte dei bolscevichi sono qui rievocati in modo da ricreare le emozioni e l'atmosfera di una rivoluzione che, come scrisse John Reed, sconvolse il mondo.

Il giovane Lenin
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Trockij, Lev Davidovič

Il giovane Lenin : l'alba della rivoluzione (1870-1893) / Lev Trotskij ; prefazione di Mari Sole Sanasi d'Arpe

Milano : Bietti, 2023

Nuova caleidoscopio

Abstract: Se la vita di Lev Trotskij non fosse stata stroncata anzitempo, egli avrebbe portato a termine la propria imponente biografia di Lenin, compagno di lotte e amico personale con il quale aveva condiviso i trionfi della rivoluzione bolscevica. Il volume, tuttavia, non si può considerare un incompiuto, perché copre, con dovizia di particolari, le vicende del rivoluzionario comunista fino al ventitreesimo anno d’età, tracciando con esemplare precisione le origini intellettuali e ideologiche del principale protagonista di una stagione politica che fece tremare il mondo. Rifuggendo ogni tentazione agiografica, vizio di forma dei regimi totalitari, Trotskij restituisce all’icona laica Lenin la dimensione umana di Vladimir Il’ic Ul’janov, accompagnando il lettore in un percorso intenso e drammatico, alla scoperta degli avvenimenti alla base di scelte e formulazioni teoriche che mutarono il volto della storia. È una demitizzazione che mantiene intatta la dirompenza della vicenda personale dell’uomo e delle sue idee, situandole, però, nel contesto del “possibile” e potenziandone dunque la carica sovversiva. All’insegna dell’onestà intellettuale che Trotskij pagò con la vita.

I normanni
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Roach, Levi

I normanni : storia dei conquistatori d'Europa / Levi Roach ; traduzione di Paola Marangon

Milano : Mondadori, 2023

Le scie

Abstract: Nel dicembre del 1212, il giovane Federico II, nipote del leggendario imperatore Federico Barbarossa, uscì dal duomo di Magonza nelle vesti di sovrano di Germania. Il ragazzo, però, non era tedesco. Il 'puer Apuliae' era un normanno italiano, e come monarca normanno si apprestava a governare sulla Sicilia e il Sud Italia. Con lui, il potere e l'influenza degli «uomini del Nord» avrebbero raggiunto il loro apice sul continente europeo. Discendenti dei predoni vichinghi, che con le loro scorribande all'inizio del X secolo avevano gettato le basi del futuro ducato di Normandia, i normanni estesero il loro dominio dalla Francia settentrionale all'Inghilterra, dall'Irlanda al Mediterraneo, dalla Penisola iberica all'Anatolia bizantina. Sotto gli stendardi di condottieri feroci e ambiziosi, essi costruirono chiese e castelli, fondarono dinastie e regni vigorosi, ridisegnando ovunque le mappe del potere. Allo stesso tempo, nel corso della diaspora si integrarono rapidamente con le popolazioni locali sconfitte e sottomesse, mescolandosi al tessuto della società, adottando la lingua e la cultura delle élite, mettendo radici. Onnipresenti ed elusivi, introdussero princìpi e valori che nel corso dei secoli plasmarono il volto dell'Europa: gli ideali cavallereschi, l'architettura romanica, il cattolicesimo e la vicinanza al pontefice di Roma, come pure un nuovo atteggiamento nei confronti della legge e della giustizia. Eppure, dopo trecento anni di vittorie e successi travolgenti, i normanni all'improvviso scomparvero, vittime probabilmente di un'identità fluida e camaleontica, di una mancanza di unità che impedì loro di sopravvivere al mondo che essi stessi avevano forgiato. Esemplare della turbolenta e tortuosa storia medievale, il racconto dell'ascesa e del declino normanno è un avvincente susseguirsi di fortune conquistate e perse, che lo storico britannico Levi Roach ripercorre in queste pagine ricostruendone al contempo la straordinaria, e spesso dimenticata, eredità. Perché «il mondo moderno sarebbe irriconoscibile, se i normanni non avessero lasciato la loro impronta».

Bergamo in sei luoghi
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Bergamo in sei luoghi : guida al Museo delle storie di Bergamo : convento di San Francesco, Rocca, Palazzo del Podestà, Campanone, Museo Donizettiano, Torre dei caduti / a cura di Roberta Frigeni e Nicholas Fiorina

Nomos, 2023

Abstract: Alla scoperta della rete del Museo delle storie di Bergamo: un viaggio nella storia attraverso le storie di sei tra i monumenti più affascinanti della città. La rete è costituita da capolavori di architettura che con i loro percorsi espositivi raccontano la storia della città dall’età romana fino al Novecento. Nella quiete medievale del Convento di San Francesco è il polo dedicato al XX secolo con Bergamo 900 e il Museo della fotografia Sestini. Palazzo del Podestà è espressione della Bergamorinascimentale e racconta il secolo d’oro della dominazione veneziana attraverso il Museo del Cinquecento. Alla fortezza della Rocca è affidata la narrazione dell’epopea risorgimentale e garibaldina con il Museo dell’Ottocento. Nella splendida cornice della Domus Magna, il Museo Donizettiano fa rivivere la vicenda umana e professionale del più grande compositore bergamasco, Gaetano Donizetti. Parte della rete sono anche due tra le torri più iconiche della città: il Campanone, emblema dell’identità civica bergamasca e simbolo dello skyline cittadino, e la Torre dei Caduti, monumento dedicato ai caduti bergamaschi della Grande Guerra nella Bergamo moderna. Sei luoghi di storie, un unico Museo!

La Lessinia
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La Lessinia : ieri oggi domani. Quaderno culturale 46 - 2023

Vago di Lavagno : La Grafica, 2023

Cento volte sabato
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Frank, Michael

Cento volte sabato : Stella Levi e la ricerca di un mondo perduto / Michael Frank ; traduzione di Marco Rossari

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Stella Levi è nata nel 1923 a Rodi. Qui, tra i colori e le tradizioni della Juderia, il quartiere ebraico, ha trascorso i suoi primi vent'anni, al tempo della dominazione italiana. Poi, nel luglio del 1944, è stata deportata ad Auschwitz, dove quasi tutti i membri della sua comunità sono stati assassinati. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell'unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva più. Alla soglia dei cent'anni, per cento sabati, Stella ha raccontato la sua storia a Michael Frank. Perché non andasse perduta. Del secolo che ha attraversato Stella Levi non aveva mai parlato apertamente, fino al sabato in cui Michael Frank è andato a farle visita a casa sua, a New York. Stella e Michael non potevano immaginare che quello sarebbe stato il primo di una lunga serie di pomeriggi trascorsi a viaggiare indietro nello spazio e nel tempo, per ricostruire, ricordare e raccontare una storia indimenticabile. Che ha inizio nella cristallina e vibrante Rodi degli anni Venti, all'epoca della dominazione italiana. Stella nasce e cresce nel cuore della Juderia, il quartiere ebraico: «era un posto cosí vivo. Vivo di odori, di colori, di gusti, di movimento, di suono...» Qui a scandire il quotidiano sono i riti e le tradizioni di un microcosmo familiare che coincide con tutta la piccola comunità della Juderia. Per quanto sia un luogo sereno e rassicurante, fin da ragazzina Stella sogna di partire da quell'«isoletta in mezzo al nulla», per condurre una vita più piena altrove. In Italia magari, dove vorrebbe frequentare l'università. Ma con la promulgazione delle leggi razziali Stella deve rinunciare alla scuola. I contorni del suo sogno si fanno sempre più sfumati. E le speranze per il futuro lasciano presto il posto all'inimmaginabile. Nel luglio del 1944 i tedeschi deportano i circa millesettecento abitanti della Juderia, prima in nave e poi in treno, ad Auschwitz. È il viaggio di deportazione più lungo in assoluto, in termini di tempo e di distanza. Il novanta per cento dei prigionieri viene assassinato all'arrivo. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell'unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva più. Durante i loro incontri, Michael e Stella hanno ripercorso le tappe di questo periplo lungo una vita: al di là della distruzione, della sofferenza, della perdita, a rimanere per sempre è la storia di Stella, magica e moderna Shahrazad che non vorremmo mai smettere di ascoltare.

La luce danza irrequieta
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SIMONS, Carla

La luce danza irrequieta : diario 1942-1943 / Carla Simons ; a cura di Francesca Barresi ; traduzione di Francesca Barresi e Lisa Visani Bianchini

Roma : Storia e letteratura, 2023

Il tempo ritrovato ; 1

Abstract: Gli ombrelloni colorati sono sistemati accanto ai tavolini. Il bambino chiede: «Nonna, è vietato agli ebrei?». La nonna risponde di sì. Il bambino si limita a dire «Che peccato» e poi si distrae correndo dietro a un pallone. Un uomo cammina lento e impassibile sulle rotaie, deciso a farsi travolgere dal tram. Quando lo sollevano, il corpo sanguina. Sulla giacca, la stella gialla è ancora intatta. Dalla casa di riposo escono ogni mattina quattro vecchiette. Portano i loro sacchetti di pane e devono rimanere fuori fino alle otto di sera per evitare i rastrellamenti. Sembra un dipinto di Bruegel o il motivo grottesco di un'opera teatrale. Ma questa è Amsterdam nei primi anni Quaranta; nessun ebreo può entrare in un edificio pubblico o riposarsi su una panchina nel parco. Negli stessi giorni in cui, nella capitale olandese, Anna Frank ed Etty Hillesum scrivono i loro diari, anche la scrittrice Carla Simons annota la quotidianità del dramma che si consuma sotto i suoi occhi in un tragico crescendo. Rimasto per anni custodito in un archivio di Bologna, questo testo sorprendentemente delicato e drammatico vede ora la luce per la prima volta in Italia.

Cavour e Garibaldi nel 1860
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Mack Smith, Denis

Cavour e Garibaldi nel 1860 : il conflitto tra moderati e democratici per l'Unità d'Italia / Denis Mack Smith

Milano : Res gestae, 2023

Abstract: "Cavour e Garibaldi nel 1860" è il più importante contributo finora dato da uno storico di lingua inglese allo studio del Risorgimento. Frutto di accurate e originali ricerche, l'opera esamina in dettaglio i sette mesi cruciali del 1860 che portarono dalla rivolta palermitana in aprile all'annessione di tutto il Sud Italia nel Regno di Vittorio Emanuele II in novembre. Se da un lato mostra le incertezze, le contraddizioni, gli errori di Cavour e degli uomini di parte liberale-moderata, dall'altro fa emergere il profondo e disinteressato patriottismo, il realismo, la maggiore comprensione dei problemi del Mezzogiorno degli uomini del partito d'azione. L'opera, dunque, chiarisce, attraverso il conflitto che oppose Cavour e Garibaldi, le ragioni e le forme storiche di un più vasto e fondamentale conflitto relativo al "problema del sistema politico più adatto all'Italia liberata e delle vie da seguire per instaurarlo".

Avanti Verona!: con il Battaglione Alpini Verona sul fronte russo 1942-1943
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Brussani, Ermanno

Avanti Verona!: con il Battaglione Alpini Verona sul fronte russo 1942-1943 / Ermanno Brussani

[S.l.] : [a cura dell'autore], 2023

Abstract: Senza alcun dubbio la notevole capacità narrativa degli Alpini ha permesso loro di tramandare efficacemente e massivamente le proprie imprese, forse meglio di qualsiasi altra specialità militare d'Italia. Tanti sono gli scritti che trattano la loro storiografia, in special modo quelli riguardanti le due guerre mondiali. Relativamente al Battaglione alpini "Verona", per agli anni che vanno dal 1939 al 1943, è doveroso citare l'imprescindibile libro di Vittorio Cristofoletti, aiutante maggiore in seconda del battaglione, intitolato Battaglione Verona - "Cimì", opera che raccoglie le sue memorie e quelle di altri reduci. Ferma restando l'insostituibilità di tale scritto, che costituisce preziosissima raccolta testimoniale, nelle pagine che vi apprestate a leggere si vuole più semplicemente tracciare una cronistoria del battaglione stesso nell'arco di tempo che va dal suo addestramento preparatorio in Piemonte fino al ciclo operativo all’interno della campagna italiana di Russia. Da alcuni definita la guerra del sangue contro l'oro, la Seconda Guerra Mondiale fu essenzialmente uno scontro di ideologie che vide fronteggiarsi due opposte visioni della società incentrate una sull'uomo, l'altra sul mercato. Come è noto, si è trattato del conflitto più sanguinoso mai conosciuto dal genere umano e, all'interno di esso, si trovarono schierati loro malgrado anche gli alpini del Verona. Quegli alpini erano contadini, operai, meccanici, sarti, medici, insegnanti, parroci, studenti universitari ed artigiani, per la maggior parte veronesi del Garda, del Baldo e della Lessinia, di ogni estrazione sociale, alcuni militari di carriera, altri sotto il servizio di leva obbligatorio, altri ancora volontari. Avevano vent'anni o poco più e, coinvolti in eventi enormemente più grandi di loro, si dimostrarono nonostante tutto e tutti sempre all'altezza della situazione, scrivendo gloriose pagine di puro eroismo. Erano i figli di chi aveva combattuto sul Piave, sull'Ortigara e sull'Isonzo e, quando le lancette della storia segnarono nuovamente l'ora fatidica, combatterono a loro volta rispettando quell'idem sentire proprio di una comunità alla quale sentivano fortissimamente di appartenere. Ecco, questo libro vuole essere semplicemente un omaggio alla memoria di quei ragazzi che sacrificarono la loro giovinezza e la loro vita per la Patria, combattendo nel battaglione alpini della loro città: Verona.

L'è pià
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Zerbato, Renzo

L'è pià : Lepia, un viaggio tra storia e racconti / Renzo Zerbato

Vago di Lavagno : Studio 83, 2023

Abstract: Un libro che porta un titolo, a prima vista, un po’ strano: “L’è pià”, (è preso). Lepia, un viaggio tra storia e racconti”. Appartiene proprio ai racconti la leggenda che potrebbe spiegare il toponimo della località Lepia. Un coccodrillo si sarebbe impantanato in quei terreni acquitrinosi. Poi sarebbe stato catturato e, successivamente, imbalsamato prima di essere esposto nella chiesa di Madonna di Campagna appeso ad un suo arco. Forse, però, questa spiegazione del nome Lepia è fin troppo fantasiosa. La vera, o più plausibile, si deve cercarla altrove. Ma una cosa è certa: il binomio “storia e racconti” è una caratteristica tipica del narrare di Zerbato perché per lui la storia, per essere capita fino in fondo, deve essere rivissuta. “Io creo il mio personaggio – spiega Renzo – e lo faccio muovere all’interno del tempo e dei luoghi che intendo analizzare per aiutare il lettore ad entrare meglio in quanto narro perché sarà portato a vivere in prima persona quanto cerco di raccontare”.

L'olocausto prima di Hitler
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Veidlinger, Jeffrey

L'olocausto prima di Hitler : 1918-1921 i pogrom in Ucraina e Polonia alle origini del genocidio degli ebrei / Jeffrey Veidlinger

Milano : Rizzoli, 2023

La grande storia

Abstract: In Ucraina, tra il 1918 e il 1921, oltre centomila ebrei furono massacrati da contadini, cittadini e soldati: gente comune che li accusava dei disordini portati dalla Rivoluzione russa. Si registrarono centinaia di singoli episodi in cui gli ebrei furono derubati dai propri vicini; le loro case e attività devastate, le sinagoghe date alle fiamme, i rotoli della Torah distrutti. Le donne violentate, gli uomini uccisi. Oggi di questi pogrom non si ha quasi più memoria, ma a quei tempi conquistarono le prime pagine dei più importanti giornali internazionali. Le testimonianze dei sopravvissuti, emigrati o sfollati, portarono le principali associazioni umanitarie a lanciare un grido d'allarme: sei milioni di ebrei erano a rischio di sterminio. Una profezia che si sarebbe tristemente avverata di lì a vent'anni. Come ricorda l'autore di questo libro: «Gli storici hanno cercato spiegazioni all'Olocausto nell'antigiudaismo teologico cristiano, nelle teorie razziali del XIX secolo, nell'invidia sociale, nel conflitto economico, nelle ideologie totalitarie, nelle politiche governative che stigmatizzavano gli ebrei e nei vuoti di potere creati dal crollo statale. Ma di rado hanno fatto risalire le radici dell'Olocausto alla violenza genocida perpetrata contro gli ebrei nella stessa regione in cui la "soluzione finale" avrebbe avuto inizio di lì a soli due decenni». Recuperando documenti a lungo ignorati negli archivi o portati alla luce solo di recente - tra cui migliaia di testimonianze dirette, verbali di processi e ordini ufficiali - lo storico Jeffrey Veidlinger ricostruisce per la prima volta come quell'ondata di violenza abbia creato le condizioni per l'immane barbarie dell'Olocausto. Attraverso le storie di sopravvissuti e carnefici, funzionari governativi ed esponenti delle associazioni umanitarie, questo saggio ricostruisce uno dei passaggi fondamentali della storia del XX secolo. Un monito a non dimenticare quei pogrom e le loro vittime.

Le vie del sapere
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Cardini, Franco

Le vie del sapere / Franco Cardini

Bologna : Il mulino, 2023

Ritrovare l'Europa

Abstract: Un itinerario nella cultura medievale, attraverso luoghi oggi tanto distanti quanto allora vicini al punto da rendere comune il dialogo tra un arabo di Córdoba e un monaco di Bamberga. L'Europa nel Medioevo era un mondo aperto, varcato e attraversato da migliaia di uomini in movimento, assieme alle loro idee. Prelati e monaci percorrevano distanze anche molto lunghe da un monastero o un'abbazia all'altra per visitare comunità o impiantarne di nuove. Penitenti e pellegrini intraprendevano lunghi viaggi allo scopo di visitare i sepolcri dei martiri o le vestigia di Cristo, per non parlare di quelle forme particolari di pellegrinaggio che furono le crociate o le ben note migrazioni di popoli. Senza scordare i mercanti, che via mare e via terra, oltre alle loro merci, trasportavano idee, immagini, racconti, forme artistiche, invenzioni a loro volta acquisite ed ereditate - in Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia - dal millenario patrimonio della tradizione orientale ed ellenistico-romana.

Un piccolo angolo d'inferno
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Politkovskaja, Anna

Un piccolo angolo d'inferno / Anna Politkovskaja ; prefazione di Francesca Mannocchi

Milano : BUR Rizzoli, 2023

Bur saggi

Abstract: Ci sono bambini che passano i pomeriggi a raccontarsi, seduti all'ombra delle macerie, storie di uomini misteriosamente scomparsi. Madri che bussano alle porte dei villaggi in cerca di denaro per riscattare i figli, o quel che ne resta, dalle mani di un esercito di aguzzini. Un popolo intero umiliato da anni di violenze e indifferenza. Questa è la Cecenia di Anna Politkovskaja, un Paese tenuto in ostaggio, dove la tortura, le esecuzioni senza processo, le razzie e i saccheggi sono la norma. Una terra sconvolta dalla guerra e dal fuoco delle milizie indipendentiste, tradita da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. La vittima di tutto questo è la popolazione inerme, costantemente minacciata, privata del diritto e della dignità. Inviata sul campo dal settimanale liberale "Novaya Gazeta", Anna Politkovskaja ha avuto il coraggio di svelare al mondo gli orrori della Cecenia, senza censure né remore nell'accusare Putin e nel parlare di genocidio, e a lungo è stata l'unico filo di collegamento tra quelle terre dimenticate e il resto del mondo: Anna ha camminato sotto le bombe insieme ai profughi, ha condiviso i piccoli riti quotidiani, ha provato sulla propria pelle l'arresto, le violenze, la paura. Un libro unico per riascoltare la voce coraggiosa e rigorosa della Politkovskaja, un testo premonitore per comprendere le contraddizioni più profonde della Russia di Putin che hanno portato alla guerra in Ucraina. Con la prefazione di Francesca Mannocchi.

Schiavi di Hitler
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Franzinelli, Mimmo

Schiavi di Hitler : i militari italiani nei lager nazisti / Mimmo Franzinelli

Milano : Mondadori, 2023

Le scie

Abstract: All'annuncio dell'armistizio, divulgato radiofonicamente dal maresciallo Badoglio l'8 settembre 1943, segue rapidamente – in patria e all'estero – lo sfacelo del Regio Esercito. Da Milano a Roma, dalla Francia alla Jugoslavia sino all'isola di Cefalonia, i reparti italiani, lasciati senza direttive, sono esposti all'offensiva dell'ex alleato tedesco e oltre 750.000 tra soldati e ufficiali vengono catturati e deportati nei Lager del Reich. Di questi, solo una minoranza accetta di aderire alla Repubblica sociale italiana in cambio della libertà. Le esigenze dell'economia bellica nazista trasformano quella massa di uomini in forza lavoro coatta: «schiavi di Hitler» fino alla fine della guerra. Basandosi su diari, lettere e fonti d'archivio, Mimmo Franzinelli ripercorre la storia dolente della Resistenza senz'armi di quegli uomini sottoposti a condizioni terribili e per i quali verrà istituita la categoria di Internati Militari Italiani (IMI) per privarli delle garanzie internazionali previste per i prigionieri di guerra. Alle pagine di analisi storica, in cui vengono ricostruite le modalità di cattura di migliaia di giovani soldati, la loro odissea verso i campi di concentramento, le dinamiche collaborazioniste e la strategia «persuasiva» della RSI, subalterna alle esigenze dei nazisti, fa da contraltare la narrazione della vita quotidiana nei Lager in uno stato di privazione assoluta. A raccontare il proprio calvario sono i protagonisti stessi: uomini finora trascurati dalla storia, ma anche figure note, da Giovannino Guareschi a Mario Rigoni Stern. Corredato di una ricca bibliografia, con il censimento delle memorie di tanti internati, "Schiavi di Hitler" approfondisce anche la terribile realtà delle «stragi sconosciute», perpetrate in diverse località da militari tedeschi nella ritirata finale e ignorate nel secondo dopoguerra dalla magistratura militare italiana, in una negazione della giustizia di cui vengono esaminate ragioni e conseguenze. Ma l'opera di Franzinelli rappresenta soprattutto il doveroso omaggio ai tanti reduci dai Lager che, divenuti stranieri in patria ed esclusi per decenni dalla memoria collettiva, hanno ricevuto solo di recente un tardivo – e, per molti, postumo – riconoscimento del valore di quella loro Resistenza.

La stratopica storia d'Italia
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Stilton, Geronimo

La stratopica storia d'Italia / Geronimo Stilton

Milano : Piemme, 2023

Abstract: Care amiche e cari amici, la storia è da sempre una mia grande passione e più volte mi sono ritrovato a fantasticare su come sarebbe stato vivere in epoche passate. Chi sarei stato? Come avrei vissuto? Che contributo avrei dato allo svolgersi di piccoli e grandi eventi? E così la mia immaginazione ha preso il volo! Ho scelto alcuni importanti episodi della storia d'Italia, dall'antica Roma al Risorgimento, e mi sono documentato attentamente. Partendo dallo studio dei fatti, li ho poi raccontati a modo mio, con precisione e verosimiglianza, ma anche... con un pizzico di umorismo! Età di lettura: da 7 anni.

Il santo
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Travaglio, Marco

Il santo : beatificano B. per continuare a delinquere : il libro definitivo per non dimenticare nulla / Marco Travaglio

Roma : PaperFIRST, 2023

Abstract: La truffa all’orfana per la villa di Arcore. Il “fattore Mangano”, il patto con Cosa Nostra e i soldi ai boss. Milano 2 e la loggia P2. I decreti salva-Fininvest di Craxi. L’impero offshore. I giudici comprati. Lo scippo Mondadori. La discesa in campo. Il conflitto d’interessi. Le tangenti, i fondi neri, i falsi in bilancio, le frodi fiscali. Le 60 leggi ad personam e ad aziendam. Le epurazioni di Montanelli, Biagi, Santoro, Luttazzi & C. Gli inciuci col centrosinistra. La compravendita dei senatori. Le figuracce internazionali. Le menzogne seriali. Le minorenni. Le escort. I bunga bunga a Villa San Martino, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. I testimoni prezzolati e i complici in galera al posto suo. Le sentenze: dalle assoluzioni per aver commesso il fatto alla condanna. L’inventario dei danni all’Italia. Le migliori intercettazioni su mafia, giornali, Rai e orge a domicilio. E la santificazione finale. Il libro definitivo con tutto ciò che dobbiamo sapere e ricordare per evitare il pericolo peggiore: il berlusconismo senza Berlusconi.

Una storia italiana
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Barbacetto, Gianni

Una storia italiana : [su Berlusconi crediamo di sapere tutto : abbiamo visto tutto, letto tutto : ma è proprio vero?] / Gianni Barbacetto

Milano : Chiarelettere, 2023

Principio attivo. Inchieste e reportage

Abstract: I fatti noti e quelli sconosciuti, rimossi o dimenticati dell'uomo che nell'ultimo mezzo secolo ha forgiato l'Italia a sua immagine e somiglianza. "Una storia italiana". Così titolava l'opuscolo illustrato, distribuito in milioni di copie a tutte le famiglie del paese alla vigilia delle elezioni politiche del 2001. Con intento agiografico ed elettorale, celebrava le doti umane e imprenditoriali di Silvio Berlusconi, il geniale e appassionato uomo d'affari che ha costruito un impero immobiliare, guidato al trionfo una società calcistica, sbaragliato il monopolio Rai edificando un autentico colosso mediatico, fondato al grido di "libertà" un partito nuovo e subito vincente, infondendo ottimismo e incondizionata fiducia in molti italiani. Da allora decine e decine di libri, film, articoli e dibattiti televisivi hanno fatto da coro alle gesta del Cavaliere. Gianni Barbacetto placa il fragore che circonda ogni atto della storia umana, imprenditoriale e politica di Berlusconi, e una dopo l'altra ripercorre ordinatamente, accanto alle vicende note, quelle sconosciute, dimenticate, sottovalutate, e talvolta oscure, che lo hanno visto protagonista. L'origine dei suoi primi milioni. I presunti rapporti con gli uomini di Cosa nostra. Le vere ragioni della sua "discesa in campo". L'episodio della tangente che, se fosse stata scoperta nel 1993 dai magistrati di Mani pulite, avrebbe probabilmente cambiato corso al suo destino e a quello del paese. Tutte le leggi ad personam e gli stratagemmi che gli hanno permesso di uscire (quasi) indenne dai processi. La televisione, quella di Beautiful e del Drive In, la ricchezza esibita e il culto dell'eterna giovinezza, del potere e del successo a ogni costo. Ripercorrere la storia di Berlusconi significa anche raccontare l'evoluzione del costume italiano degli ultimi cinquant'anni. E dotarsi di qualche strumento in più per riconoscere il berlusconismo che alberga più o meno latente in molti di noi.